“Oggi devo fermarmi a casa tua” è il motto che il nostro vescovo Giudice, ha scelto per la Visita Pastorale che è iniziata quest’anno e terminerà nel 2020. Come Zaccheo, per una setti- mana, dall’11 al 18 marzo, la comunità di San Teodoro Martire ha avuto l’onore di vivere la grazia dell’umile presenza di Gesù, nostro Pastore, e l’ha accolto con gioia: “Vogliamo vederti Gesù!”. Sua Ecc.za ha aperto la Santa Visita con la Solenne Celebrazione Eucaristica delle 18.30 di domenica 11 marzo. Nel corso della settimana ha conosciuto, per quanto possibile, tutte le eccellenze e le realtà presenti sul nostro territorio parrocchiale.

Lunedì 12, nel pomeriggio, ha incontrato le suore di Santa Marta e gli anziani che accudiscono e custodiscono con grande amore. Subito dopo ha visitato la sede Caritas da poco avviata con non poche difficoltà dal nostro parroco don Antonio.

Martedì 13, in mattinata, ha visitato la scuola elementare Borgo accolto con entusiasmo e affetto dai bambini, di pomeriggio ha portato un sorriso e uno spiraglio di luce e speranza ad alcuni ammalati della nostra città.
La sera ha celebrato la Messa presso la nostra chiesa animata dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo. Mercoledì 14, di mattina, ha incontrato in Chiesa, nel salone Giovanni Paolo II, tutte le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio parrocchia- le: Carabinieri, Polizia di Stato, Nucleo cinofilo, Vigili del fuoco. Giove- dì 15, in mattinata, ha fatto visita agli ammalati presso il Centro di Riabilitazione Renzullo-LARS e a seguire ha celebrato la Messa all’ospedale “Mar- tiri di Villa Malta” visitando poi alcuni reparti. La sera ha incontrato tutti i collaboratori e i gruppi parrocchiali e ha donato loro una meravigliosa catechesi partendo da un passo degli Atti degli Apostoli. Venerdì 16, di mattina, ha visitato le 3 scuole superiori: il Liceo Linguistico, l’IIS “E. Fermi” e l’ITC Guido Dorso. Sabato 17 ha incontrato gli industriali e infine domenica 18 ha terminato la Visita Pastorale con la messa delle 11.00 incontrando i bambini del Catechismo.

È stata un’esperienza meravigliosa che ha seminato tanti chicchi di grano nei nostri cuori. Adesso tocca a noi decidere se farli morire e, quindi, far produrre loro molto frutto oppure farli rimanere vivi ma senza frutto. Questa settimana rappresenta solo l’inizio di un cammino di fede da vivere in profonda comunione con il vescovo Giuseppe e il Papa, arrivando fino alle periferie esistenziali.

La Comunità Parrocchiale

 


Vicino agli ammalati

Durante i giorni della visita Pastorale non è mancata una carezza per chi soffre

È dalla casa di Gaetano che il vescovo Giuseppe ha iniziato la sua visita agli ammalati. Un incontro desiderato da tempo. «Il Vescovo oggi è stato a casa mia, che bella persona, ha gli occhi buoni!». In questa frase è racchiusa la gioia di un uomo desideroso di incontrare il pastore e lo stupore di scoprire in lui un animo amichevole e fraterno. Gaetano, su- a moglie Valeria e i figli Antonio e Carmen hanno accolto il vescovo Giuseppe nella loro casa, nel luogo in cui insieme, come famiglia, hanno affrontato il dolo- re di una malattia senza smarrire il cuore e senza perdere il sorriso, perché hanno trovato forza e sostegno
nella fede.
Poi ha visitato Massimo, Giovanni e Rosa, è stata una giornata intensa e ricca di incontri, uomini e donne con storie diverse, ma che portano la croce del dolo- re con la stessa forza, quella della preghiera. Come un padre amorevole, li ha ascoltati, consolati e incoraggiati. Mons. Giudice è stato per la prima volta anche presso una struttura privata presente sul nostro territorio parrocchiale, il Centro di Riabilitazione Renzullo LARS. Ha visitato i reparti portando a tutti i sofferenti una parola di speranza. E qui, come il buon seminato- re, ha piantato del grano insieme ad una nostra fedele ospite della struttura, la nostra nonna Genoveffa.

Maria Luisa Franco