Accolto da una gremita piazza 4 novembre, il sindaco Rendina ha dato il benvenuto a mons. Giuseppe Giudice alla presenza di centinaia di cittadini, associazioni e autorità.

Nell’ascoltare la fascia tricolore, il Vescovo fissava lo sguardo sugli alberi della piazza sperando di scorgere tra la folla qualche Zaccheo. Nel suo discorso ha invitato la folla ad aprire le porte, non tanto quelle di casa quanto quelle del cuore che si spalancano solo dall’interno. Dopo il suo benvenuto ha presieduto la Celebrazione eucaristica.

Giovedì è tornato in cattedra, non quella vescovile ma quella scolastica, tra i bambini e i docenti dell’Istituto Comprensivo. Ha tenuto loro delle vere e proprie lezioni di vita entusiasmanti.

Ha poi visitato l’Istituto Superiore “Striano – Terzigno” dove ha benedetto lo stendardo, offerto dalla parrocchia, alla presenza dei sindaci di Striano e di Terzigno. L’occasione è stata propizia anche per premiare gli ex alunni meritevoli e per fermarsi al pranzo preparato dagli alunni.

Nel pomeriggio ha partecipato al consiglio comunale dove ha lasciato spunti di riflessione per la classe politica. “Possa la città trovare sempre una finestra per guardare il cielo” è la frase divenuta simbolo dell’appello ad accendere una candelina alla finestra di casa sabato sera, al quale tante famiglie hanno risposto.

Venerdì 19 ottobre il Vescovo si è recato a casa di alcuni ammalati, qui, tra una battuta e qualche incoraggiamento, ha pregato coinvolgendo interi vicinati. In seguito, presso la Falco spa, ha incontrato gli imprenditori. Subito dopo al Falco Sport Village, tanta gente ha intravisto il suo zucchetto viola dove mai avrebbe immaginato: in palestra e in piscina.

Rientrato in parrocchia dove molti erano radunati per l’Adorazione eucaristica, dopo aver confessato, ha impartito la benedizione. Ha poi incontrato i carismi e gli operatori parrocchiali. “Siamo servi inutili” ha ribadito, invitando tutti ad evitare i protagonismi per stimolare comunione, semplicità dell’annuncio e gioia, quella del Vangelo. Sabato 20 il Vescovo ha fatto visita ad altri ammalati per poi dirigersi presso “Villa La Madonnina” dove sono ospitati numerosi anziani. Prima di andar via ha fatto tappa alla chiesa della Madonna de’ sette pianti alle Fontanelle, immersa nel verde della riva del Sarno. Domenica mattina, con la Santa Messa, ha salutato la nostra comunità.

L’insegnamento più grande che ci ha lasciato è racchiuso nella foto dell’altalena, scattata presso la casa di un ammalato. Siamo chiamati ogni giorno a diventare innocenti, puri e semplici come bambini, “perché ai piccoli ha rivelato i misteri del regno”. Un gesto scherzoso ma profondo che rimarrà nel cuore di tanti strianesi.

Raffaele Massa