Don Gabriele M. Rinonapoli è il cofondatore delle Suore Serve di Maria Addolorata. Scopriamo la sua figura e il suo rapporto con la fondatrice Emilia Pasqualina Addatis.

 

Nell’ottobre del 1866 la giovane Emilia Pasqualina contrò don Gabriele Rinonapoli. Da quel giorno, per trent’anni, essi camminarono insieme sulle vie del Signore scrutando la volontà di Dio su di loro e mettendo a disposizione dei fratelli bisognosi le loro energie di mente e di cuore.

La presenza di don Gabriele segnò una svolta decisiva nella vita della giovane Emilia, allora ventunenne. Incoraggiò e sostenne la fondazione, che ebbe inizio nel 1872 nel villaggio di Casolla in Nocera Inferiore, grazie al suo interessamento e all’amicizia che c’era tra lui e l’allora vescovo della diocesi di Nocera de’ Pagani mons. Raffaele Ammirante.

Per la nostra Famiglia religiosa, don Rinonapoli è un cofondatore a tutti gli effetti. Diede ad Emilia serenità e tranquillità. L’aiutò con pazienza e saggezza ad individuare la sua vocazione, consentendole diverse esperienze monastiche, finché non si fece chiara in lei la strada da seguire. Dopo essere stata in alcuni monasteri, Emilia comprese di non essere destinata a ripetere esperimenti che altre fondatrici avevano fatto prima di lei; voleva qualche cosa di nuovo, se non nelle cose, almeno nello spirito col quale venivano fatte.

Dimorò in alcuni di essi: le Stimmatine, le Francescane Alcantarine, le Adoratrici del SS. Sacramento e in ultimo tra le suore di Stella Mattutina. Tra le suore Stimmatine fece ingresso il 2 dicembre 1867 e vi rimase appena nove giorni. Il 6 gennaio 1868 si adoperò per entrare come educanda nell’istituto delle suore Alcantarine dell’Addolorata all’Olivella. Ci rimase un anno. Nel gennaio 1869 fece domanda alle monache dette Trentatré, ma la richiesta non fu accolta. Allora si pensò al monastero delle Perpetue Adoratrici del SS.mo Sacramento, Emilia fece il suo ingresso il 2 febbraio dello stesso anno. Ma il giorno 13 dello stesso mese, chiese di uscire. Così entrò nel ritiro di Stella Mattutina. Fu ricevuta con gioia dalla madre fondatrice e dalle suore, era l’11 marzo 1869. Anche in questo luogo non
vi rimase a lungo, ritornò a casa il 29 giugno 1869.

La vita di don Rinonapoli Gabriele Maria Giacinto nacque a Napoli dall’avvocato Giuseppe Ferdinando e da donna Maria Antonia Fiore. Da giovane studiò giurisprudenza e scienze naturali, in particolare le cosmografiche. Divenuto sacerdote nel 1836, studiò anche le scienze filosofiche. Dedicò le sue energie anche all’educazione dei giovani aspiranti al sacerdozio. Questo amore lo trasmise ad Emilia Pasqualina che se ne fece carico e a sua volta lasciò come impegno alle sue figlie spirituali.

La vera ragione del suo apostolato e dei successi che otteneva è da ricercare nella sua vita privata. Si era imposto una
vita di lavoro e di privazioni con il proposito di
non perdere mai tempo. Fece sentire la sua voce anche con la penna; fu l’animatore del periodico che ebbe tre nomi in tre distinti periodi della sua vita: Quirinale; Aurora; Unità Cattolica.

Fu parroco di Santa Maria Apparente e di San Carlo alle Mortelle, vi prese possesso l’11 aprile 1867. Dopo una vita spesa per il bene degli altri, lasciò questa terra all’età di 83 anni. Era l’11 gennaio 1896.

*(Tratto da “Una donna di garbo plasmata dallo Spirito” )