L’11 settembre la campanella suona per tutti gli studenti della Campania. Il messaggio del Vescovo Giuseppe per il nuovo anno scolastico: “La scuola prepara per le grandi lezioni di vita”.

 

Carissimi,

Gesù, Agnello e Pastore, per guidare alle fonti dell’acqua della vita, deve stare in  mezzo. Seneca ha scritto: Docendo discitur, insegnando si impara. Anche Gesù, Agnello, Pastore e Maestro, “pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono” (Eb 5, 8 – 9).

La scuola, se è vera e seria, ci fa entrare in un discepolato, che è la prima condizione per imparare. Bisogna entrare nella scuola dell’obbedienza, da ob-audire, ascoltare da un altro e per farlo è richiesta la virtù dell’umiltà.

Suona di nuovo la campanella, per un nuovo anno scolastico, e una folla enorme di alunni, docenti, famiglie, personale della scuola a quel suono comincia o riprende l’avventura. Com’è bella la scuola! Per imparare ed insegnare occorrono passione e competenza, lavoro quotidiano, metodo e disciplina.

Il Vescovo insieme ad una scolaresca in occasione della presentazione della Lettera di Natale del 2015

Come sono attuali due frasi che prendo da due autori e che ci fanno riflettere.

“Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi a insegnare” scrive Oscar Wilde. Giovanni Papini invece ci ricorda che “Ci son di quelli che non dicono nulla ma lo dicono bene – ce n’è altri che dicono molto ma lo dicon male. I peggiori son quelli che non dicono nulla e lo dicon male”.

Per non entrare tra questi, andiamo a scuola dal nostro Maestro, dai grandi autori classici e contemporanei e, approfondendo, impariamo ed educhiamo, perché è sempre vero che la scuola prepara per le grandi lezioni della vita.

Vi benedico.

 

+ Giuseppe, Vescovo