Sfoglia la Lettera di Natale 2017
«Viene a tutti, prima o poi, la tentazione di frugare nei ricordi. A Natale, per un attimo dinanzi alla grotta, diventa perfino una necessità».
Inizia così la Lettera di Natale del vescovo Giuseppe Giudice, un tuffo nei ricordi per riscoprire il senso autentico dell’ingresso dell’Eterno nel tempo. «So bene – mette in guardia il Vescovo – che Natale non è un dolce ricordo, non è un tornare indietro a ripensare a come eravamo.
Natale è un oggi, adesso, qui; l’Eterno entra nel tempo ed è sempre e di nuovo Natale perché il Betlemmita è nostro contemporaneo. Ma dinanzi ad un Natale solo comprato, made in China, può essere salutare esercitare la memoria, ricordare per invitare ad andare avanti con pensieri e propositi positivi». E ricordare a Natale vuol dire ridisegnare nel presepe i volti delle persone care, andare alla sostanza del dono natalizio. Diventa un esercizio del cuore per sentire ancora il fascino della notte santa, per riallacciare i fili della tradizione, per impastare i giorni di speranza. Questo lavorio di scavo nella ricchezza della memoria è affidata a un dialogo tra nonni e nipoti.
Riemergono tra le pagine il legame tra il Natale e la festa, le famiglie riunite intorno al fuoco, il suono delle ciaramelle, il profumo della condivisione. La bellezza del paesaggio innevato, la preghiera per scandire l’attesa, la centralità della parrocchia, il ruolo della famiglia e della scuola nel vivere un’attesa radicata e profonda. Scorgiamo in un angolo il presepe costruito insieme, quello grande in chiesa e uno più piccolo in ogni casa, la legna ammassata per il camino, la preparazione del pranzo di Natale, le lettere dei bambini nascoste sotto i piatti e le dolci melodie dei canti natalizi.
La lettera, con la copertina disegnata da Giovanni Alfano e un poster da colorare per i più piccoli, curato sempre dell’artista angrese, è in tutte le parrocchie e le comunità religiose dall’8 dicembre.
Antonietta Abete