Poesia Paolo VIÈ il primo giorno
dopo il sabato
ottavo giorno
giorno della Chiesa
da restituire a Lui
in questo tramonto
domenicale:
Ecclesiam suam.

È il giorno risorto
giorno del Risorto
il pane è viatico
nella sera:
Mysterium fidei.

Afa e caldo,
gente lontana
la città aperta
è città vuota
e sempre più povera:
Populorum Progressio.

Nel silenzio tu,
Padre della Chiesa,
preghi e soffri
amando la Chiesa
nell’offerta totale:
Sacerdotalis coelibatus.

Viva carnalità,
è corpo del Risorto
la tua Chiesa:
piagato il cuore
in Lei e per Lei
nascoste nelle sue
le tue piaghe
per un canto alla vita:
Humanae vitae.

Pregando cammini
In Lui
levando al cielo
il grido dei poveri
sempre:
in nomine Domini.

Pregando
sussurro di Dio
di Dio che è Padre
attendi le cose nuove
tutto nuovo in Lui:
Octogesima adveniens.

Sei in Dio
contempli il Volto
tante volte cercato
nel grembo e nel volto di Maria:
Marialis cultus.

La tua Chiesa,
l’Amata,
firma in traditione,
è ancòra stupore
clessidra di gioia:
Gaudete in Domino.

Padre,
è tramonto domenicale
e solo l’amore trasfigura
il tutto
in civiltà dell’amore
e la Chiesa ancòra va,
crocifissa e risorta,
custode della perla preziosa:
Evangelii nuntiandi.