La preghiera augurale del Vescovo per il nuovo anno

 

nativita-walter-angeliciSanta Madre di Dio,

la Chiesa, mia madre, prova le vertigini della fede nel pronunciare il tuo nome e venerarti quale Madre del Signore.

Sì, Maria Santissima madre di Dio!

Tu, una piccola creatura, hai portato in grembo e generato il Creatore.

Tu, una piccola casa, hai ospitato l’architetto e il costruttore.

Tu, un piccolo cuore, ti sei dilatato fino a raggiungere la dimensioni del cuore di Dio.

Ave Maria, con te anche Dio ha una madre! Santa Maria, Madre di Dio!

Rallegrati, piccola fanciulla di Nazareth, perché il tuo sì ha permesso a Dio di abitare il mondo e le nostre case.

Come è saggia la mia Chiesa che ha posto la tua festa nel primo giorno del nuovo anno civile.

È saggia proprio perché è madre e, come ogni madre, conosce lo stupore dell’inizio, di ciò che comincia e sa che, senza una madre, non c’è pace.

Nel capo d’anno del tempo, Tu sei il capo d’anno della vita, perché una madre – checché ne dica la cultura odierna – è sempre posta all’inizio del varco della vita.

Sempre, e da sempre, dove c’è un inizio c’è una madre, un incipit, un libro della genesi, un natale ed un’epifania.

Ieri, tra luci ed ombre, un anno si è concluso; oggi, tra le tue braccia, un altro anno ricomincia e Tu, come ogni madre, lo accogli e lo nutri sul tuo seno come un bambino, sapendo che ha bisogno di tutto.

È bello iniziare con te, Madre di Dio e Madre mia:

protetti dal tuo manto, sorretti dal tuo sguardo, accarezzati dalla tua bellezza, educati dalla tua speranza, sostenuti dalla tua carità, nutriti dal latte della tua fede si possono vivere giorni di pace.

Nel tuo sguardo, Madre di Dio, non c’è posto per il rancore, l’odio e la guerra perché Tu, bellissima dall’inizio, sei solo pace, riconciliazione e armonia, casa d’oro, Regina della pace e della famiglia.

Con te, Madre della pace perché Madre di Dio, e assieme al nostro impegno operoso, il nostro calendario diventa corona di giorni di pace, e sarà un anno di pace solo se ci saranno artigiani e costruttori della pace, uomini e donne riconciliati.

Con te, Madre della pace che è Cristo, nato da donna, la pace si costruisce con i mattoni della giustizia, della solidarietà e della gratuità; disposti, per il bene comune, non a mettersi in bella vista, ma ad essere coperti dalla malta e dal cemento, come pietra nascosta che sostiene l’edificio.

Tu sei la casa della pace costruita nel canto del Magnificat.

Tu sei il volto sorridente e materno; Tu sei il cuore che ama a dismisura; Tu sei braccia per accogliere i poveri e i naufraghi della vita.

Tu sei il già, noi il non ancora, e sei tutto ciò che noi non siamo e vorremmo essere; come te, segno di consolazione per il peregrinante popolo di Dio.

Madre di Dio, Madre mia, Madre della Chiesa, Madre offerente e sofferente, Madre gioiosa, Madre in cielo e ancora in cammino con noi, aiutaci a vivere giorni di pace, settimane sante, mesi di onesto lavoro e tempi di riposo, e a fare del nostro calendario, non solo tempo che fugge e scorre, ma canto di lode a te e servizio concreto verso ogni uomo e donna che in questo anno 2017 incontreremo sulle strade polverose della nostra vita e con i quali cammineremo insieme, felici e contenti, verso la città eterna.

Grazie, Madre di Dio, Madre della pace e pace di ogni uomo e di ogni madre.

Amen.

+ Giuseppe, vescovo