Fragile sfoglia di pane

deposta su bianca tovaglia

mani bianche che ti spezzano

nel cuore della Chiesa

ma il cuore sei Tu,

fragile ostia,

Dio nascosto,

Dio presente,

Dio inchiodato all’altare,

Dio deposto nella culla

e ti mangio

e ti assimilo

e mi trasformo in te

e mi fai crescere

ostia nuova

verso il giorno del tuo ritorno

nuovo avvento

nuovo mattino

quando anche l’ostia

si scioglierà

nella bellezza del tuo Volto.