Giornata nazionale per la Vita. Oggi e domani preghiera e speranza a Nocera Inferiore
«La forza della vita ci sorprende» è la certezza su cui si fonda l’impegno dei volontari e delle volontarie che ogni giorno si spendono per salvaguardarla e tutelarla. Un servizio che diviene ancora più forte in occasione della Giornata nazionale…
«La forza della vita ci sorprende» è la certezza su cui si fonda l’impegno dei volontari e delle volontarie che ogni giorno si spendono per salvaguardarla e tutelarla.
Un servizio che diviene ancora più forte in occasione della Giornata nazionale per la Vita, appuntamento che ricade annualmente il 4 febbraio.
Quest’anno si celebra la 46a edizione. Il tema è appunto «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».
La cappellania dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore ha organizzato una serie di iniziative per onorare questo appuntamento e rilanciare il messaggio di tutela e salvaguardia della vita, dal concepimento alla morte.
Due gli appuntamenti in programma. Questa sera ci sarà l’Adorazione Eucaristica dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Domani, alle ore 10.30, la celebrazione della Santa Messa.
«Padre Massimo Pepe, le suore Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, l’Avo, la Casa di Andrea e tutti i volontari invitano a partecipare al weekend della vita perché l’ospedale non è solo luogo di sofferenza, ma di speranza», affermano dalla cappellania ospedaliera.
Lo scorso 9 novembre è stato pubblicato il Messaggio dei vescovi italiani per la Giornata nazionale per la Vita 2024. Nel testo ci sono diverse e importanti sollecitazioni, a partire da: «Ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri»; «nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione».
«Quante volte – osservano i vescovi – il capezzale di malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma è disperato interiormente. Quanti poveri, semplici, piccoli, immigrati… sanno mettere il poco che hanno a servizio di chi ha più problemi di loro. Quanti disabili portano gioia nelle famiglie e nelle comunità, dove non ‘basta la salute’ per essere felici. Quante volte colui che si riteneva nemico mortale compie gesti di fratellanza e perdono. Quanto spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sé e per gli altri».
«La vita, ogni vita – sottolineano i presuli –, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi».
«Un forte appello» da parte di tutte le donne e gli uomini «all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita» è l’auspicio espresso dal Consiglio episcopale permanente della Cei nel Messaggio.
In tale contesto, denuncia ancora la Cei, «l’aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o “del giorno dopo” facilmente reperibili».
Infine, le preoccupazioni sulle derive dell’eutanasia. «Destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia», si legge.
«La scienza – continuano i presuli italiani – ha mostrato in passato l’inconsistenza di innumerevoli valutazioni discriminatorie, smascherandone la natura ideologica e le motivazioni egoistiche: chi, ad esempio, tentava di fondare scientificamente le discriminazioni razziali è rimasto senza alcuna valida ragione. Ma anche chi tenta di definire un tempo in cui la vita nel grembo materno inizi ad essere umana si trova sempre più privo di argomentazioni, dinanzi alle aumentate conoscenze sulla vita intrauterina, come ha mostrato la recente pubblicazione “Il miracolo della vita”, autorevolmente presentata dal Santo Padre».