La parrocchia Santa Maria delle Grazie di Casatori annuncia i festeggiamenti per san Giuseppe Lavoratore in programma dal 28 aprile al Primo maggio
In una piccola comunità di campagna il lavoro e la fatica – intesa nell’accezione più positiva del termine – sono all’ordine del giorno. I lavoratori della comunità si dedicano con passione e impegno alle loro attività, ecco perché il primo maggio, festa di san Giuseppe Lavoratore, è l’occasione perfetta per celebrarne l’impegno e renderli protagonisti.
Seguendo il suo esempio di lavoratore e di padre, commercianti, artigiani e agricoltori si cimentano con dedizione nel proprio lavoro, con la certezza che la soddisfazione e la pienezza di una vita vissuta al servizio degli altri colmerà i solchi delle mani stanche e i segni del tempo.
Il programma religioso
La preparazione spirituale per vivere con pienezza la festa di san Giuseppe lavoratore sarà guidata dalle riflessioni del nostro parroco, don Gaetano Ferraioli, nel triduo in onore del Santo, dal 28 al 30 aprile, con la recita del Rosario e la Messa.
Venerdì 28 aprile ci sarà l’Unzione degli Infermi per tutti gli ammalati e per chiunque desideri riceverlo; sabato 29 aprile la celebrazione sarà dedicata a tutti gli agricoltori, con affidamento al Santo e benedizione dei mezzi di lavoro; domenica 30 aprile ci sarà l’affidamento a san Giuseppe di artigiani e commercianti.
Il programma religioso continuerà il giorno della festa: lunedì primo maggio, dopo anni di raccoglimento nei confini parrocchiali, la statua di san Giuseppe tornerà a percorrere le strade del territorio con la processione solenne che culminerà nei pressi dell’antica cappella a lui dedicata dove alle ore 20.00 sarà celebrata la Santa Messa. Al termine riprenderà la processione fino all’antica chiesa parrocchiale, con i fedeli che accompagneranno il Santo nella sua “casa”.
Gusta Contrade
Alla sfera religiosa si abbinerà l’immancabile appuntamento con l’XI Edizione di “Gusta Contrade” (mancava dal 2019), nelle serate del 29 e 30 aprile.
I prodotti genuini della nostra terra saranno al centro dell’evento gastronomico. Due serate che metteranno in risalto il frutto del lavoro dei nostri agricoltori, evidenziando i sapori e il gusto del buon cibo locale, preparato dai membri della comunità divisi nelle rispettive contrade: Giglio e Torre prepareranno pasta e fagioli; Spiga e Leonessa sforneranno la pizza; Gelso e Rivo le polpette di melanzane).
Sabato 29 aprile la serata sarà allietata da musica balli e tradizioni con “A paranza do tramuntan” e domenica 30 l’intrattenimento sarà a cura della “Paranza dell’Agro”.
Invitiamo voi tutti a partecipare, con la speranza di cogliere l’occasione per lasciarci trasformare dalla dedizione e dalla costanza di san Giuseppe che, nel lavoro e nella premura nei confronti della sua famiglia, ha trovato la chiave per una vita umile e onesta, al servizio di Dio e del prossimo.
Sabrina Perrino
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