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“Nel cuore della Chiesa, io sarò l’amore”

L’esperienza della Fraternità di Emmaus nella parrocchia Sant’Antonio di Padova a Poggiomarino.

Non è facile misurare i passi che la Fraternità di Emmaus ha compiuto qui a Poggiomarino. Non è possibile infatti contare le parole seminate nei cuori, i colloqui personali, le esperienze di carità, le persone incontrate. 

Poggiomarino è un piccolo centro con parrocchie dinamiche e molto frequentate. Sono tante le coppie della Fraternità che vivono il servizio alla Parola e alla Chiesa nella parrocchia dedicata a sant’Antonio di Padova, grazie alla disponibilità e all’apertura del parroco, padre Aldo D’Andria. E sono molte anche le coppie che da qui sono partite per percorrere strade che portano lontano. È il caso della famiglia Barbato. Pino e Caterina, dopo aver lavorato per diffondere il Vangelo della famiglia e dell’amore qui a Poggiomarino, si sono trasferiti ad Orta di Atella, nella diocesi di Aversa, dove guidano una casa della Fraternità, l’Oasi “Dono di Maria”. La stessa strada è stata percorsa dai coniugi Giardina che si sono trasferiti a Sarno per animare l’Oasi “San Paolo”. 

Cosa vuol dire essere custodi di un’Oasi di Fraternità? Significa vivere una vita al servizio del prossimo. Abitare una casa non tua le cui porte sono spalancate sul mondo. 

È probabile che io dimentichi qualcuno, i fratelli e le sorelle che ogni giorno si impegnano a costruire il regno di Dio a Poggiomarino sono talmente tanti che è impossibile ricordarli tutti. Piccoli e grandi, animatori delle adorazioni, cantori della domenica: la Fraternità è ovunque. Nulla la lascia indifferente. Tutto la interpella. 

Quando si parla di questo movimento non si può non menzionare padre Bruno Montanaro. Desiderava essere ricordato come il sacerdote dei movimenti e con questa sua speciale sensibilità ha riconosciuto e promosso l’azione dello Spirito Santo nel primo germoglio della Fraternità, affidata poi a don Silvio Longobardi. Nel 1986 fu proprio padre Bruno a proporre ad alcune coppie della parrocchia di fare un cammino di fede come famiglie. E da quel piccolo gruppo nacque la prima comunità sposi nella quale c’era anche Mimmo Bonagura, catechista e cantore al quale è dedicato il coro della Fraternità di Emmaus. E sulla scia di Mimmo il ricordo passa subito a Franco Vitale. L’Associazione locale di Progetto Famiglia Vita porta il suo nome. Tutti e tre, dal Cielo, continuano a vegliare sul nostro cammino. 

Sappiamo di costituire solo una voce, una piccola voce, nel coro dei credenti che è la Chiesa. D’altro canto la piccolezza è la via che abbiamo scelto di seguire, secondo l’insegnamento della nostra Patrona, santa Teresa di Gesù Bambino. E con lei continueremo a dire: “Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore”. 

Ida Giangrande

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