L’estate, con i suoi tempi lunghi e le attività ferme, non interrompe il cammino, piuttosto lo trasforma. In questo tempo, nella comunità San Sisto II di Pagani, assume maggiore centralità la Celebrazione Eucaristica domenicale.
Termina un altro anno pastorale. Non uno stop, ma un ristoro. Perché l’estate, con i suoi tempi lunghi e le sue attività ferme, non interrompe il cammino, piuttosto lo trasforma. Tempi più lunghi per incontri più sereni. Potremmo definire così il tempo dell’estate. Almeno per la nostra parrocchia.
I gruppi per un po’ non si incontreranno. Ma le persone – e a noi interessano quelle – sì. Le persone, i fedeli, continueranno ad incontrarsi. Centro di questi incontri, in estate più che mai, è la Celebrazione Eucaristica domenicale che si sposta alla sera.
Abbiamo la fortuna di avere la chiesetta di Montevergine, uno spazio all’aperto adeguato alla Celebrazione Eucaristica, che ci accoglie nei mesi estivi con la bellezza di un tetto aperto e la frescura della brezza serale che un po’ ci ricorda quella dello Spirito.
Ogni domenica, magari dopo una giornata di giusto riposo a mare, ci ritroviamo alle 20.00 per la Celebrazione vissuta nella semplicità ma sempre in maniera intensa, per poi intrattenerci in sane relazioni, incontri che nascono dall’Incontro, accompagnati da una fresca granita offerta a tutti i partecipanti. Se la Messa domenicale è sempre un bel momento per la comunità, quella d’estate all’aperto ha un valore aggiunto. Sembra che tutti la aspettiamo, più delle altre volte. Un appuntamento al quale non si può e non si vuole mancare. Sarà la voglia di stare insieme, aspetto per nulla secondario nella Celebrazione Eucaristica. L’assemblea, infatti, non è una folla anonima che incontra il Signore, ma una comunità che si incontra intorno alla sua mensa. Non dimentichiamo che, oltre il Corpo sacramentale di Gesù, in quel momento si realizza pienamente quello mistico incarnato proprio dalla comunità.
Insomma, a chi pensa o dice che in estate la parrocchia va in vacanza, noi rispondiamo così.
Don Giuseppe Pironti