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A Pagani, insieme per la pace

“Abbattiamo con fermezza i nostri muri di orgoglio”

In questi giorni stiamo vivendo qualcosa che probabilmente nessuno avrebbe immaginato potesse succedere nel nuovo millennio.

La guerra tra Russia e Ucraina è una pazzia, come è stata definita da papa Francesco, e stiamo purtroppo riscontrando quanto la Storia e la memoria delle guerre non ci abbiano insegnato nulla.

La guerra non avviene per mano di singoli colpevoli, ma per mano di molti. Tra questi anche noi. Perché per evitare tali conflitti e disgrazie c’è bisogno di pace e noi non ci stiamo sforzando abbastanza per essere pacifici con il prossimo e soprattutto con i popoli del mondo.

Il bisogno di pace si è rivelato come qualcosa che forse mai prima d’ora avevamo pensato fosse così importante per le nostre vite e per la nostra serenità.

Infatti tante sono state, subito dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, le manifestazioni che, in tutte le parti del mondo, hanno preso voce in nome della pace. Cortei, movimenti di protesta, organizzazioni umanitarie, momenti di preghiera.

Anche nella nostra forania di Pagani abbiamo voluto fortemente dare il nostro contributo per infondere pace e per richiamare i popoli al bene comune.

Abbiamo anche pensato, in qualità di parrocchia, di vivere un momento speciale.

Lunedì 28 febbraio, il giorno del corteo, abbiamo invitato nella nostra chiesa la comunità ucraina che risiede nella nostra città per vivere un momento di preghiera e per dar loro un po’ di sostegno, coraggio e speranza.

I nostri fratelli ucraini gestiscono un grazioso negozio in piazza Martiri d’Ungheria dove sorge la nostra chiesa e così abbiamo pensato di invitarli per pregare con noi e vivere insieme il momento del corteo.

Era presente anche il sindaco il quale ha voluto assicurare loro tutta la nostra vicinanza ed è stata comunicata una lista di medicinali e beni di prima necessità che ognuno di noi può donare per coloro che ne hanno bisogno in questo difficile momento.

Dopo, ci siamo uniti in piazza Corpo di Cristo insieme a tutte le altre comunità parrocchiali della nostra forania ed abbiamo iniziato quella che potremmo definire una “processione della pace” fino a giungere in piazza Sant’Alfonso, centro del culto e della fede paganese.

Sicuramente è stato un momento molto emozionante, poter stare insieme a tante persone in nome del bene comune, abbracciare i nostri fratelli ucraini e soprattutto percepire l’importanza e il bisogno della pace.

Questi momenti vanno vissuti con intensità e preservare nei nostri cuori quelle emozioni.

Fermiamo ogni sorta di guerra, quelle militari, quelle fredde, quelle nelle nostre famiglie, nei nostri luoghi di lavoro, nelle nostre stesse comunità. Mettiamo al centro il bene comune, fraterno e abbattiamo con fermezza i nostri muri di orgoglio.

Luigi Nocera, Parrocchia Santa Maria delle Grazie – Pagani

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