I bambini sono al centro delle attività pastorali della parrocchia Santa Maria del Carmine di Pagani. Ad ottobre l’oratorio e il catechismo sono ripresi in presenza.
“Per appartenere a Gesù, bisogna essere piccoli, piccoli come una goccia di rugiada”, diceva santa Teresa di Lisieux di cui abbiamo celebrato la memoria liturgica il primo ottobre.
Queste parole ci svelano che per restare uniti a Gesù è necessario riconoscersi piccoli di fronte a Lui e crescere nell’umiltà. Piccoli, come i bambini che Gesù ci invita ad imitare per poter entrare nel regno dei cieli.
“Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio” (Mc 10,14) affermava Gesù con i suoi discepoli, che cercavano invece di allontanare i più piccoli da Lui.
L’invito che Gesù fa ai discepoli, perciò, così come ad ognuno di noi, è quello di imitare i bambini nello stupore con cui essi si rapportano alla vita, nell’avere uno sguardo aperto al mistero, crescendo nella fiducia, nell’abbandono e nella meraviglia.
Nella nostra parrocchia proprio i più piccoli sono stati al centro delle attività pastorali in questo periodo.
Il mese di ottobre, infatti, ha segnato l’inizio di tutte le attività in presenza. In maniera particolare, abbiamo accolto di nuovo i tanti bambini che desiderano prepararsi a ricevere il sacramento della Prima Comunione.
Dopo una lunga pausa finalmente i nostri bambini hanno potuto di nuovo incontrarsi, per seguire gli incontri di catechismo in presenza. Anche l’oratorio ha aperto di nuovo le sue porte ai diversi gruppi di bambini e ragazzi che si sono incontrati con il desiderio di trascorrere delle ore di spensieratezza, gioco e divertimento.
Emozione e fervore sono i sentimenti che hanno animato il cuore di catechisti ed educatori che, nei giorni che hanno preceduto la ripresa delle attività, si sono impegnati insieme a don Enzo Di Nardi affinché gli incontri con i bambini siano in grado di rispondere al meglio alle esigenze del momento presente.
La Conferenza Episcopale Italiana, infatti, invita ad una ripresa delle attività segnata, da un lato, dall’attenzione particolare al rispetto delle normative vigenti e, dall’altro, da una cura particolare alle relazioni, con l’invito alla creatività.
L’obiettivo è far sì che la catechesi diventi sempre più un’ occasione per mettere al centro l’incontro tra le persone.
In questo cammino di ripresa alla sequela di Gesù ci affidiamo alla protezione dei Santi Arcangeli e ci lasciamo accompagnare dallo sguardo amorevole di Maria. In maniera particolare chiediamo a lei di benedire il nostro cammino con le parole che il beato Bartolo Longo le rivolge nella supplica che abbiamo recitato nella prima domenica di ottobre: “Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti”.
di Anna Petrosino