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Orta Loreto: una festa breve ma intensa

La festa patronale della comunità di Orta Loreto.

La festa patronale della comunità di Orta Loreto. Un momento semplice ma intenso. Il ringraziamento del parroco, don Gerardo Coppola.

Lo scorso 31 maggio, a conclusione del mese mariano, tutta la comunità di Orta Loreto si è riunita, insieme al vescovo Giuseppe, per l’inizio della tredicina in onore di Sant’Antonio e per la riapertura della chiesa dopo il restauro.

Nello stesso giorno è avvenuta anche l’intronizzazione della miracolosa immagine di sant’Antonio che, solitamente, avveniva il 27 maggio in ricordo della benedizione da parte di papa Benedetto XVI.

Dopo la Tredicina, il 13 giugno abbiamo vissuto una breve ma intensa festa patronale rispettando le norme in vigore in questo tempo pandemico.

La statua del Santo
I ringraziamenti di don Gerardo Coppola

Con queste parole, don Gerardo Coppola ha concluso i giorni di grazia vissuti: «Desidero esprimere un doveroso ringraziamento per la buona riuscita della festa patronale. Un vivo e cordiale ringraziamento al vescovo Giuseppe Giudice per la Sua presenza.

Sono molto contento della grande partecipazione di tantissimi ospiti, come anche di tutti quei parrocchiani che si sono adoperati nei preparativi della festa: il banco dei soci sostenitori, il coro e i ministranti per l’impegno delle prove, l’animazione e la preparazione delle Celebrazioni.

Un ringraziamento va anche al sindaco e all’Amministrazione Comunale.

Don Gerardo Coppola e mons. Giuseppe Giudice

Un grazie a quanti hanno organizzato e contribuito ai fuochi pirotecnici a termine della giornata dedicata al nostro Santo. Al gruppo teatrale della parrocchia “I DIVERSI” per la serata che ci hanno regalato l’ultima sera della festa. 

Abbiamo vissuto insieme momenti di gioia, di preghiera, di impegno e soprattutto di condivisione.

Un grazie di cuore a tutti coloro che in qualunque momento e situazione mi sono stati vicino e mi hanno sostenuto soprattutto i miei più stretti collaboratori. Su tutti invoco copiosi doni celesti dal Signore Gesù».

Dina Grimaldi 

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