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Santa Maria del Carmine, Pagani: il Rosario insieme

Anche la parrocchia Santa Maria del Carmine di Pagani ha celebrato le lodi di Maria con la recita quotidiana del Santo Rosario. “Nel mese di maggio alziamo lo sguardo verso la madre di Dio, segno di consolazione e di sicura…

Anche la parrocchia Santa Maria del Carmine di Pagani ha celebrato le lodi di Maria con la recita quotidiana del Santo Rosario.

“Nel mese di maggio alziamo lo sguardo verso la madre di Dio, segno di consolazione e di sicura speranza e preghiamo insieme il Rosario”. È questo l’invito che papa Francesco ha rivolto ai fedeli, nel primo giorno del mese di maggio che la Chiesa dedica, per tradizione, alla devozione della Beata Vergine Maria: pregare il Santo Rosario! 

Si tratta di una preghiera così semplice ma allo stesso tempo ricca di significato, che ci permette di contemplare la vita di Cristo, la profondità e la fedeltà del suo Amore, con lo sguardo di Maria.

“Pregate ogni giorno il santo rosario e avrete la pace”, raccomandava Maria ai tre pastorelli di Fatima. Anche nella nostra parrocchia abbiamo celebrato le lodi di Maria con la recita quotidiana del Santo Rosario. Ogni sera la preghiera è stata seguita da una breve giaculatoria e da un fioretto, con un piccolo impegno da mettere in pratica nella vita quotidiana.

Le riflessioni di padre Paolo Saturno e il diacono Fabio Senatore

La celebrazione Eucaristica è stata poi arricchita da una breve riflessione sulle letture del giorno e sul Vangelo proclamato, con un breve pensiero mariano. 

Insieme a don Enzo, ci hanno accompagnato in questo cammino anche le riflessioni di padre Paolo Saturno e quelle del diacono Fabio Senatore.

Insieme abbiamo meditato sulle virtù di Maria, seguendo le orme dei tanti santi che hanno cantato le sue lodi e hanno sperimentato nella loro vita la pace e la pioggia di benedizioni che la preghiera incessante del Santo Rosario regala alle anime, insieme all’intima unione con Cristo.

Sulle orme dei Santi

Basta pensare al nostro amato sant’Alfonso o al beato Bartolo Longo, che definisce il rosario “Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio”. 

Per onorare al meglio la nostra mamma celeste è stato poi allestito un piccolo altare, realizzato con drappi di stoffa e merletti, al centro è stata riposta, per tutto il mese, l’effigie della Vergine.

L’effige della Vergine

Il particolare è stato curato dal gruppo dei giovani ministranti della nostra parrocchia, che con grande fervore si è dedicato alla preparazione. I drappi di stoffa sono stati adagiati quasi a sembrare il manto di Maria, che avvolge tutti i fedeli, in un abbraccio di pace e di protezione.

Ad osservarlo sembra  quasi che riecheggino nella mente le parole che san Giovanni Bosco rivolgeva alla figlie spirituali di Maria Ausiliatrice: “La Madonna è veramente qui, in mezzo a voi, passeggia in questa casa e la copre con il suo manto”.

Ogni sera l’assemblea si è sciolta con il canto di tradizione popolare “Buonasera a Maria” che è stato composto tanti anni fa da un sacerdote redentorista di Pagani. “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”, abbiamo poi cantato ogni sera nel Magnificat e queste parole ci hanno  ricordato che tutto, nella vita, è dono di Dio. 

Anna Petrosino

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