In Burkina Faso con don Andrea Annunziata è al suo ottavo e nono giorno di racconto. Il sacerdote nocerino racconta le giornate del 24 e del 25 febbraio. Giornate più soft, ma non troppo. La visita alla scuola realizzata con il contributo di mons. Mario Vassalluzzo e Rosa Ciancio
In Burkina Faso con don Andrea Annunziata è al suo ottavo e nono giorno di racconto. Il sacerdote nocerino racconta le giornate del 24 e del 25 febbraio. Giornate più soft, ma non troppo. La visita alla scuola realizzata con il contributo di mons. Mario Vassalluzzo e Rosa Ciancio
Dopo una giornata come quella che vi ho raccontato ieri, capite che oggi non potevamo che giocare un po’ di più in casa. Abbiamo iniziato la giornata nel modo più bello! Fare visita e portare le caramelle ai bimbi dell’asilo gestito dall’Oasi: Maison De Rose.
Le foto raccontano la gioia dei bimbi (e anche nostra!) nel ricevere i piccoli doni che gli abbiamo portato. Quest’asilo è stato frutto di una donazione di nostri conterranei, due persone carissime, vi ho fatto la foto della targa, non c’è bisogno di parole per chi conosce queste persone.
Dopo un attimo di pausa siamo andati a visitare un’altra bellissima realtà non lontano da casa nostra. Abbiamo fatto visita alle suore francescane di Baatenga. Queste suore gestiscono un centro di riabilitazione motoria e una scuola di sartoria. Anche qui l’incontro con le suore, ma soprattutto con le ragazze è stato veramente molto interessante.
Il 25 febbraio
La mattina del 25 è iniziata molto presto, siamo andati a celebrare la messa alle 7 del mattino con i sacerdoti anziani della diocesi che vivono nella cittadina di Koupela. Sono tre, uno di loro parla un poco italiano. È sempre bello ascoltare la saggezza degli anziani.
Tornati a casa, dopo colazione, siamo ripartiti per un giro “turistico” della cittadina di Koupela. Il giro era per Erika ed Emilio che vengono qui per la prima volta. Siamo andati a visitare la cattedrale di Koupela.
La prima chiesa costruita a Koupela, detta chiesa del 900. Poi siamo andati a far visita ad una nostra vecchia conoscenza, la carissima suor Bartolomea. Memoria di ferro e tempra d’altri tempi. Mi ha chiesto informazioni su ogni persona che lei conosce e che sa che conosco anche io. La superiora della casa ci ha poi portato a visitare il dispensario (una sorta di ospedale) che loro gestiscono. Qui c’è sempre da fare!
Tornando a casa, ci siamo fermati presso una famiglia tutta particolare, una coppia di sposi entrambi ciechi. Entrambi partecipano alla messa tutti i giorni e riescono a spostarsi per Koupela. Inimmaginabile per noi. Gli abbiamo portato un sacco di riso, ovviamente sono molto poveri (qui non esiste la previdenza sociale).
Dopo pranzo, invece, c’è stato uno scambio culturale linguistico: ho dato lezione di italiano a Lucien e lui ha dato lezione di francese a me. Lucien è un ragazzo che sta facendo un percorso vocazionale, leggere quindi in italiano e in francese il rito della messa è stato per entrambi una bella sfida da vincere.
Don Andrea