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Con voi tutti i giorni

Con voi tutti i giorni è il documento con cui il vescovo Giuseppe traccia il cammino da compiere nei prossimi mesi. Indicazioni pratiche sul sacramento della Cresima, sulla catechesi e sulla conclusione della Santa Visita. Mons. Giudice annuncia la visita del…

Con voi tutti i giorni è il documento con cui il vescovo Giuseppe traccia il cammino da compiere nei prossimi mesi. Indicazioni pratiche sul sacramento della Cresima, sulla catechesi e sulla conclusione della Santa Visita.

Mons. Giudice annuncia la visita del cardinale Gualtiero Bassetti per il 12 novembre. Il Presidente della Conferenza episcopale italiana sarà in Diocesi nel XXX anniversario della visita pastorale di san Giovanni Paolo II alla Chiesa di Nocera Inferiore-Sarno

 

“Le comunità cristiane, in varie forme presenti sul territorio, si devono riconoscere come – luoghi di preghiera, di adorazione, di celebrazione – per riconoscere la presenza del Signore, il Vivente. È necessario incoraggiare la fedele partecipazione alla Eucarestia domenicale e, per chi può anche feriale; famiglie e bambini, ragazzi e giovani, adulti e anziani, tutti siamo convocati alla mensa del Risorto, parola e pane di vita” (dal Messaggio dei Vescovi della Lombardia, 17 settembre 2020).

 

Carissimi,

ci apprestiamo, con tutte le precauzioni necessarie, ad una ripresa fiduciosa delle nostre attività, irrorata dalla parola del Maestro: Ecco, io sono con voi tutti i giorni (Mt 28,20).

Sia chiaro per ognuno di noi che la fiducia non è riposta in noi, nei programmi e capacità, ma nel fatto che il Risorto è con noi tutti i giorni, e quindi anche oggi, e in modo speciale in questo tempo delicato.

Riprendiamo con una memoria grata, senza essere né smemorati e né fossilizzati, e coscienti che il filo non lo riprendiamo come e dove l’abbiamo lasciato.

Il tempo vissuto e quello che ci apprestiamo a vivere è straordinario, inedito, nuovo e chiede, da parte di ognuno, grande responsabilità personale, una nuova sintesi e una nuova intelligenza pastorale.

Crollato il si è fatto sempre così, ci inoltriamo su sentieri inesplorati che richiedono un’attenta lettura dei segni dei tempi, ed una verifica quasi giornaliera, e non scontata.

La pandemia ha evidenziato luci, ombre e capacità; e tanti problemi, già presenti nel tessuto delle nostre realtà, si sono moltiplicati, mentre facciamo fatica a leggere il nuovo che nasce.

Abbiamo bisogno di riappropriarci della vita cristiana tornando con gioia alle virtù teologali: fede, speranza e carità; e senza omettere le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.

Sono i fondamentali che dobbiamo riprendere se vogliamo costruire la casa sulla roccia, mentre ci accorgiamo che, non poche volte, abbiamo insistito a costruire solo sulla sabbia, dimenticando che Cristo è la roccia.

Cristo e Pietro devono sempre camminare insieme; Cristo e la Chiesa, perché Pietro è la roccia su cui il Signore edifica la sua Chiesa (cfr Mt 16,18).

Con attenzione, riprendiamo le tre P della Visita Pastorale: Parola, Pane e Poveri.

Sono anche le tre C delle comunità cristiane: Celebrazione, Catechesi, Carità.

In questo tempo vi affianchiamo le tre M: Mani, Mascherina, Metro (per distanziamento sanitario, e non sociale ed ecclesiale).

Riprendiamo le nostre attività, non attardandoci tanto sulle domande sul quando, ma soprattutto ci dobbiamo interessare del come e perché.

Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: “Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra” (At 1,6-8).

Chiediamo, in questo tempo, il dono dello Spirito perché senza l’attenzione a questo nostro momento, le domande possono diventare banali, inutili, ripetitive e non attuali.

Potrebbero sembrare le domande di chi, mentre la casa brucia, si preoccupa delle cornici e dei quadri; o di chi, mentre la nave affonda, chiede delucidazioni sul menù del giorno, per niente interessato alla rotta.

Servono anche i quadri e il menù; ma, in alcuni momenti, non sono la priorità. Priorità è sempre la vita, dono inedito di Dio, e luogo autentico di ogni celebrazione veramente cristiana. La vita, ed ogni vita, se si fa testimonianza evangelica, è liturgia, annuncio e carità.

Celebrazione

Approfittiamo della consegna della terza edizione del messale di San Paolo VI: è un dono e un’opportunità che non deve essere sciupata.

In attesa della prima domenica di Avvento (29 novembre 2020), durante la quale tutti utilizzeremo la nuova edizione del messale, è bene che in questo tempo cerchiamo di conoscerlo e approfondirlo; non è solo un libro liturgico; è molto di più: ce lo consegna la Madre Chiesa per dirci come bisogna pregare, celebrare e testimoniare la bellezza della nostra fede.

Il messale norma la celebrazione e prepara i santi.

Con la stessa fiducia e attenzione con le quali abbiamo ripreso le messe con il popolo, dando esempio anche al mondo civile e laico, riprendiamo a celebrare nei cimiteri, nelle congreghe e in tutti quei luoghi dove la comunità, con l’attenzione ai protocolli sanitari, può radunarsi. Non per moltiplicare, ma per incontrare e accompagnare.

Certo non possediamo istruzioni per l’uso per ogni situazione, ma a nessuno manchi il buon senso e la dovuta prudenza, e un pizzico di coraggio e fantasia pastorale.

Per le celebrazioni del sacramento della cresima, è mio desiderio delegare tutti i parroci e gli amministratori parrocchiali, secondo le indicazioni del Codice di Diritto Canonico (Canoni 882, 884, 885, 887) per poter celebrare nelle date indicate: 25 ottobre e 22 novembre p.v., a cominciare dai primi vespri.

Con il nuovo Anno Liturgico riprenderà anche la celebrazione delle Cresime nella Cattedrale di San Prisco in Nocera Inferiore e nella Concattedrale di San Michele Arcangelo in Sarno.

Catechesi

Quante domande e quante paure, e quanta resistenza nelle nostre comunità! Se riusciamo a liberarci dallo schema scolastico, è bene riprendere l’anno catechistico con la prima domenica di Avvento (29 novembre 2020).

Così le famiglie e i nostri ragazzi cominceranno a sapere che l’anno pastorale e l’anno catechistico coincidono con l’anno liturgico.

Questo tempo – settembre/ottobre/novembre – può essere utile per preparare gli attrezzi di lavoro, contattare le famiglie e i ragazzi, cercare di rimotivare i catechisti e le catechiste, svecchiando e ringiovanendo le nostre équipe.

Lavoriamo aiutati anche dai tanti documenti prodotti dalla Conferenza Episcopale Italiana e accompagnati dal Nuovo Direttorio per la Catechesi, pubblicato nel marzo 2020 dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Insistiamo, dando l’esempio, che il primo incontro di catechesi è la messa domenicale, e poi a piccoli gruppi i diversi incontri di formazione, settimanali o quindicinali, vissuti non solo nei nostri ambienti parrocchiali, ma anche in famiglie o altri luoghi che si possono mettere a disposizione, insegnando che c’è una parrocchia diffusa sul territorio.

In questo tempo, nuovo e inedito, investiamo sulle persone, sui formatori, sulle relazioni, cercando di imitare Gesù e gli Apostoli che si fermano in mezzo alla gente e nei luoghi di vita. Qui è in gioco la trasmissione della fede e la vitalità delle nostre comunità cristiane, molto più ampie dei nostri piccoli gruppi.

Carità

Una nuova fantasia pastorale, a cominciare dalla celebrazione dell’Eucarestia, ci deve aiutare a rimodulare la nostra carità e le nostre Caritas Parrocchiali, tenendo presente la bella lezione consegnata durante il tempo della pandemia. Non dimentichiamo che sul tema della carità saremo interrogati dal Signore alla sera della nostra vita. Partendo dalla carità di Cristo, anzi da Cristo che è la carità di Dio, animati dallo Spirito e impastati nell’Eucarestia, disegniamo nuovi scenari per la carità, nuovi gesti e stili per essere accanto alla nostra gente, segno del Padre nostro al quale chiediamo il Pane nostro.

Viviamo con gioia una nuova stagione vocazionale accompagnando i nostri giovani seminaristi in un discernimento serio, puntuale, attento perché ci sta a cuore la loro felicità e quella delle nostre comunità.

Seguiamo anche, nella preghiera e con discrezione, anche quei giovani che scelgono altre strade. Così, con entusiasmo e come Chiesa diocesana, accompagniamo i nostri giovani alle tappe dell’Ammissione agli Ordini Sacri, ai Ministeri e Ordinazioni, investendo con disponibilità e generosità per il futuro della nostra Chiesa.

Riprendiamo la Visita Pastorale, con nuovo entusiasmo e nuove modalità, sapendo che il Buon Pastore veglia sempre sulla sua Chiesa, e il Pastore diocesano cerca di seguirlo sui passi della testimonianza.

Vi annuncio con gioia che il 12 novembre p.v., nel XXX Anniversario della Visita di San Giovanni Paolo II alla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, sarà presente in mezzo a noi il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo Metropolita di Perugia-Città delle Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Egli, con una relazione sul tema Chiesa e Eucarestia, concluderà la nostra Visita Pastorale presentando anche l’Esortazione Pastorale – Frumento di Cristo – dono del Vescovo alla Diocesi. Il 26 novembre 2020, con la concelebrazione eucaristica, concluderemo il cammino della Visita Pastorale iniziato il 6 gennaio 2018.

Alla Vergine della Fiducia, Madre della Chiesa e Madre nostra, noi ci affidiamo come figli che sempre vogliono imparare, imitando la sua prudenza e la sua audacia ad uscire dai confini della paura per consegnarsi nell’obbedienza al Figlio, per noi morto e risorto.

Con gioia, Vi benedico

 

Dal Palazzo Vescovile

Nocera Inferiore, 25 settembre 2020

                                                                               + Giuseppe Giudice, Vescovo

 

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