Lettera ai sacerdoti per il Giovedì Santo
Il Vescovo ha scritto una Lettera al Presibiterio della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno in occasione del Giovedì Santo
Vos dixi amicos
Vi ho chiamato amici (Gv 15, 15)
“Vi ho chiamato amici”, così monsignor Giuseppe Giudice si rivolge ai sacerdoti della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno nella Lettera che invia loro per il Giovedì Santo.
“Quest’anno – scrive il Vescovo -, il nemico invisibile e silente che sta seminando paura, preoccupazione e lutti, non ci permette di incontrarci per la celebrazione della Messa Crismale che, ogni anno nel mattino del Giovedì Santo, riunisce la Chiesa e in modo speciale i presbiteri intorno al proprio Vescovo”.
“Come avviene per le persone e per le cose – continua -, forse ci accorgiamo della loro preziosità solo quando stiamo per perderle o ci vengono a mancare, aprendo dentro di noi voragini di solitudine e di cocente nostalgia. L’impedimento fisico però non può e non deve diventare aridità spirituale, chiusura narcisistica; per questo motivo, pur relegati per il bene del nostro popolo, voglio raggiungerVi con questo mio scritto per ringraziarVi, incoraggiarVi e benedirVi nel Vostro ministero sacerdotale”.
Dieci paginette attraverso le quali il Pastore della Chiesa in Nocera Inferiore-Sarno esorta il presbiterio ad attingere alla propria riserva escatologica affinché in questo tempo doni “l’olio in piccoli vasi e, con gocce di fede, speranza e carità”, diventando “sempre più ministri di consolazione e di perdono; amici sinceri del nostro mondo che, con simpatia, vanno verso ogni uomo e ogni donna, abitando questa terra dell’Agro e la nostra Chiesa sempre più da amare, affinché per nessuno resti chiusa la porta dell’amicizia con Dio”.
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