Gli studenti del Galdi “rileggono” la Divina Commedia
In scena “Correva l’anno… 1280/2018”, spettacolo ispirato al capolavoro di Dante.
Questa mattina, alle ore 11.00, nell’aula magna del liceo classico – musicale “Marco Galdi” (via Rosario Senatore, 64) si terrà lo spettacolo “Correva l’anno… 1280/2018”, liberamente ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. La manifestazione è stata curata dagli alunni dell’istituto superiore “De Filippis – Galdi”.
In un felice connubio di musica, danza, canto e recitazione, si darà vita al viaggio di Dante attraverso un aldilà immaginario che ha la valenza di un viaggio interiore. Nello spettacolo Dante viene presentato come l’uomo che si guarda allo specchio e che, guardando dentro di sé, riesce ad affrontare i suoi demoni ed i suoi sogni.
La manifestazione sarà introdotta dalla dirigente scolastica Maria Alfano e condotta dalla professoressa Rosanna Di Giaimo. Seguiranno i saluti istituzionali della professoressa Pina Basile, presidente della Società italiana Dante Alighieri – Comitato di Salerno; dell’avvocato Marco Salerno, presidente del Lions Club Cava – Vietri; del professor Armando Lamberti, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Cava. Il professor Michele Arcangeli, dell’università di Cagliari, relazionerà sul tema “Dante, Petrarca e le donne”.
La regia dello spettacolo è firmata da Mariella Selitti mentre la performance teatrale è coordinata da Pina Salsano. I brani sono eseguiti dall’orchestra del liceo musicale, con musiche dei professori Maurizio Cogliani, Stefano Giuliano, Ivan Iannone ed Emilio Orrico.
“Correva l’anno è uno spettacolo che nasce dall’intento di rileggere una pietra miliare della letteratura – la Divina Commedia di Dante Alighieri – attraverso gli occhi, la sensibilità e lo spirito degli adolescenti per i quali il testo del sommo fiorentino è spesso solo materia di studio sui banchi di scuola – si legge nelle note dello spettacolo – Diviso in due parti, per esigenze scolastiche e sceniche, lo spettacolo che ha visto lo scorso semestre la rappresentazione dell’Inferno, si completa con quella delle altre due cantiche della Commedia: Purgatorio e Paradiso, senza dimenticare alcuni richiami alla prima Cantica per dare unicità al lavoro e per far sì che non si perda il filo del discorso già avviato nella rappresentazione precedente”.
L’iniziativa è aperta al pubblico.