Una luce tra le mani
In occasione della festa di Ognissanti e della commemorazione dei Defunti, il Vescovo propone una riflessione sul senso della preghiera: una carezza per i nostri cari.
Il 2 novembre mons. Giuseppe Giudice presiede la Santa Messa alle ore 11.00 al cimitero di Sarno e alle ore 16.00 al cimitero di Nocera Inferiore
Carissimi,
attraverso il portale dei Santi entriamo nel mese di novembre, tanto dedicato nella nostra tradizione alla commemorazione dei Defunti. Andiamo in silenzio, in meditazione e preghiera, verso i giardini dove riposano i nostri cari, ripetendo sotto voce la bella preghiera che ci ha insegnato la Chiesa:
L’eterno riposo,
dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la Luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen
In questi giorni carichi di significato, mentre «si sta come d’autunno sugli alberi le foglie» (G. Ungaretti), è bene che ritorniamo pensosi e meditabondi sul mistero della vita e della morte.
Come una mamma, la Chiesa ci insegna a chinarci su coloro che riposano, dormono nei nostri cimiteri.
Per essi, nel buio della morte, noi chiediamo che possa risplendere quella luce che non tramonta, luce che è Dio stesso.
Ed è la luce della fede che illumina le nostre strade e, con essa tra le mani, noi ci chiniamo sulle tombe dei nostri cari per alimentare la speranza e la carità, virtù oggi sempre più necessarie.
È un gesto molto semplice – una luce tra le mani! – ma è ciò che ci occorre per attraversare, speranzosi e non disperati, il buio della morte.
Sì, in questo mese preghiamo, celebriamo la Santa Messa per i nostri defunti, accendiamo un cero per accarezzare i nostri cari che dormono e per dire a tutti che noi crediamo nella risurrezione della carne e nella vita del mondo che verrà.
Vi benedico
+ Giuseppe, Vescovo
Nocera Inferiore, 31 ottobre 2019