Mese Missionario Straordinario: tempo di annuncio
Papa Francesco ha indetto per questo ottobre il Mese Missionario Straordinario, a 100 anni dalla Maximum Illud di Benedetto XVI, per risvegliare la consapevolezza della missio ad gentes.
di Salvatore D’Angelo
Nel 2019 ricorrono 100 anni dalla Lettera Apostolica Maximum Illud di papa Benedetto XV, documento sull’attività svolta dai Missionari nel mondo.
Per celebrare questa ricorrenza papa Francesco ha indetto per questo ottobre il Mese Missionario Straordinario. Il tema è “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”, un richiamo a risvegliare la consapevolezza della missio ad gentes e riprendere con nuovo slancio la responsabilità dell’annuncio del Vangelo, accomunano la sollecitudine pastorale di papa Benedetto XV nella Maximum Illud e la vitalità missionaria espressa da papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: «L’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa». Un cammino per «rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto», ha scritto il Santo Padre nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2019.
Un invito raccolto dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno che, dopo la Veglia missionaria vissuta lo scorso 1 ottobre presso la Cittadella don Enrico Smaldone di Angri, ora sta percorrendo la strada indicata dal Papa.
«Viviamo questo mese nella preghiera, nella carità e con il Rosario tra le mani – ha detto il vescovo, mons. Giuseppe Giudice –, per passare da un’idea romantica di missione alla consapevolezza che: Io sono una missione! Sapendo che il Maestro ci manda ai confini della terra, lasciamo alla Madre Chiesa stabilire la storia e la geografia della nostra missione, oggi. Solo così, evitando navigazioni solitarie, avremo la certezza che essa sarà fruttuosa». Papa Francesco indica quattro punti cardinali per realizzare a pieno il mandato del Mese Missionario Straordinario. Per il Pontefice è necessario: l’incontro personale con Gesù Cristo vivo nella sua Chiesa attraverso l’Eucaristia, la Parola di Dio, la preghiera personale e comunitaria; la testimonianza: i santi, i martiri della missione e i confessori della fede, espressione delle Chiese sparse nel mondo intero; la formazione missionaria, scrittura, catechesi, spiritualità e teologia; la carità missionaria.
Nel presentare il Mese Missionario Straordinario, il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, ha commentato: «Il mese missionario vuole essere un ulteriore impegno per trasformare la Chiesa in una dimensione evangelizzante e, quindi, anche missionaria».