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L’omelia del Vescovo alla Grotta di Lourdes

Qualsiasi cosa vi dica, fatela A Lourdes, alla scuola di Maria. Questa mattina il Vescovo Giuseppe ha concelebrato con il Vescovo di Lugano la Santa Messa alla Grotta delle Apparizioni   Fratelli e sorelle, siamo qui dove c’è la roccia,…

Qualsiasi cosa vi dica, fatela

A Lourdes, alla scuola di Maria. Questa mattina il Vescovo Giuseppe ha concelebrato con il Vescovo di Lugano la Santa Messa alla Grotta delle Apparizioni

 

Fratelli e sorelle,

siamo qui dove c’è la roccia, che è segno della nostra fede; qui dove c’è l’acqua del fiume che ci ricorda la novità del battesimo; qui c’è la bellezza della natura che ci ricorda che Dio è Creatore e Padre e noi siamo custodi del Creato. Qui una fiammella si consuma dinanzi a questa grotta per ricordare che la nostra vita è come una candela che mentre si consuma deve riscaldare fare luce.

 

Qui 160 anni fa la bella Signora si fece vedere da una piccola adolescente, da una ragazza, che era qui a raccogliere un po’ di legna, oggi santa Bernadetta. Qui, fratelli e sorelle, attraverso la Parola annunziata e proclamata, Maria nella fede ancora si fa vedere da noi.

 

Le chiediamo per comprendere e, come la piccola Bernadetta, dobbiamo sempre stropicciarci gli occhi per vedere oltre le ombre, oltre le difficoltà di questo mondo non solo post moderno, ma post cristiano. Questo mondo che deve imparare di nuovo a fare il segno della Croce. Dobbiamo ricominciare. Lo facciamo in questo tempo malato, segnato da tante fragilità e da tante tensioni. Segnato da poca accoglienza. Segnato da guerre che tante volte non sono dichiarate, ma combattute. Dio ha tanto amato questo mondo da dare il suo Figlio.

 

Ecco che noi ci facciamo pellegrini a questa grotta per imparare nuovamente da Lei, per sederci sulle sue ginocchia, per ascoltare ciò che Maria ci dice.

Nel Vangelo di Giovanni abbiamo una parola riassuntiva di Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

Maria si presenta a noi come maestra di discernimento. Un termine che ultimamente usiamo spesso, forse senza coglierne il significato profondo. Che significa discernere? Separare ciò che serve da ciò che non serve, il buono dal male, l’eterno dal tempo. Maria ci può insegnare questo quando dice a Cana: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

 

La domanda di discernimento è molto impellente e provocatoria. Cosa devo fare? Dinanzi a una situazione, a una sofferenza, un dramma, una scelta: che cosa devo fare? Maria ci suggerisce, quasi parlandoci a un orecchio come una Madre: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

 

Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Ecco sorelle e fratelli, siamo invitati a riprendere tutte le parole di Gesù. A volte sono parole che accogliamo con grande disponibilità; qualche volta le sue parole le accogliamo con tremore o grande difficoltà, per esempio quando ci dice “perdonate i vostri nemici” o “chi non raccoglie con me, disperde”.

 

Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Come quando ci ripete quella sera della cena “prendete, mangiate, fate questo in memoria di me”.

Ecco, Maria edotta dallo Spirito Santo ha compreso che il Padre in Gesù ci ha detto tutto e ci ha dato tutto. Non dobbiamo cercare altre Parole, ma dobbiamo scavare in quell’unica Parola che è Cristo. Ci ha detto tutto e ci ha dato tutto. Sulla Croce “padre perdonali”, poi mentre inchiodato con le mani, che non possono dare più niente, e i piedi, che non possono camminare, il cuore può ancora donare: “Ecco tua madre”.

 

E poi, cari sacerdoti, quella parola del Risorto che torna per noi in questo tempo difficile: “Mi ami tu?”.

È una domanda che va al cuore del nostro sacerdozio, che va al cuore della vita cristiana. Ci facciamo aiutare dall’Apostolo, da Pietro: “Signore tu sai tutto, tu lo sai che ti voglio bene”.

 

Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Discernere non significa togliere le parole che non ci piacciono e accogliere quelle che ci fanno bene o sono secondo i nostri gusti, ma accogliere tutto il Vangelo, accogliere Gesù.

Forse non ne siamo capaci, per questo ci sediamo sulle ginocchia di Maria e lei diventa la nostra Madre, la nostra Maestra, diventa colei che ci insegna a fare discernimento nella fede.

Allora da questo pellegrinaggio torneremo arricchiti dall’unica Parola: Cristo il figlio del Padre, Cristo Gesù il mio amore, Cristo Gesù la mia vita.

+ Giuseppe, vescovo

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