Sabato Santo
Era il giorno della Parasceve (Gv 19, 42) Ieri, le grida, i singhiozzi, il pianto. Oggi, il silenzio abita il cuore. Ogni cosa è fasciata da un silenzio udibile e palpabile. Dorme il bimbo nella culla. Fasciate le piaghe, riposa…
Era il giorno della Parasceve (Gv 19, 42)
Ieri,
le grida, i singhiozzi, il pianto.
Oggi,
il silenzio abita il cuore.
Ogni cosa è fasciata
da un silenzio
udibile e palpabile.
Dorme il bimbo nella culla.
Fasciate le piaghe,
riposa il sofferente.
Anche il Crocifisso
è sceso nell’alveo del silenzio.
Che cosa è successo?
Se guardi il cielo,
dove aleggia la speranza,
scopri il segreto di Dio.
Anche i battiti del cuore,
oggi che è sabato santo,
hanno scelto un ritmo diverso.
Giorno di pausa,
tutto è sospeso.
Se guardo nella zolla
il seme preme
e, fra poco,
irromperà la vita.
Guardando e bevendo il cielo,
oggi ingoi la speranza
e sai che, il Sospeso,
riprenderà.
Bellezza mai compiuta
del sabato santo:
questa è l’ora della speranza ferma.