Alla Santa Chiesa di Dio,
pellegrina in Nocera Inferiore-Sarno

A Roma, ho incontrato Pietro.

Sorelle e Fratelli,
a Roma, in occasione della Visita ad Limina Apostolorum, nella persona di Benedetto XVI, ho incontrato Pietro, il pescatore di Galilea; qui, sulla Tomba degli Apostoli sono stato nel cuore della Chiesa, ma sempre con la mia Chiesa nel cuore.

La Visita ad limina è l’incontro che il Papa tiene ogni cinque anni con i Vescovi per ascoltarli sulla vita della Diocesi e per confermarli nella fede.

È, soprattutto, un incontro di fede. Credo la Chiesa!

Sono venuto per la prima volta a questa visita come vostro Vescovo, Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, in comunione e con gli altri Vescovi delle Chiese sorelle che sono in Campania.

So bene che, oltre a don Andrea che mi ha accompagnato, non sono venuto da solo, ma ho portato al cuore del Papa ognuno di voi, che oggi siete la mia Chiesa.

Sono venuti con me tutti i Sacerdoti, i Diaconi, i Religiosi e le Religiose, i Seminaristi, i diaconi Alfonso e Giuseppe, prossimi presbiteri, ogni fedele laico della nostra Chiesa diocesana.

A Pietro ho parlato di Voi.
Nella persona amabile di Benedetto XVI, io ho incontrato Pietro, al quale Gesù un giorno ha detto: “Ho pregato per te, Simon Pietro, che non venga meno la tua fede; e tu, superata la prova, conferma i tuoi fratelli” (Lc 22,32).

Ecco, Sorelle e Fratelli, in questo Anno della Fede, siamo stati confermati, cioè abbiamo ricevuto nuova forza dallo Spirito, da Papa Benedetto.

A Roma, nelle Congregazioni e nelle celebrazioni presso le Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le Mura, ho visto la Chiesa universale e l’ho guardata con occhi di fede e di amore.

Amo la Chiesa!

Si, Sorelle e Fratelli, tornando da Roma, anch’io confermato nella fede, voglio ripetervi: Amate la Chiesa, amate la Chiesa sempre e, amandola, costruitela e ri-costruitela.

Vi porta da Roma l’abbraccio del Papa, che si è interessato a Voi; vi porto la sua Benedizione, alla quale aggiungo la mia con la certezza di raggiungere tutto il popolo della terra dell’Agro; ma – permettetemi! – specialmente tutti coloro che, per motivi diversi, soffrono e i miei giovani, profeti stupendi della Civiltà della Speranza.

Con gioia
+ Giuseppe, Vescovo

Roma, San Pietro, 1° febbraio 2013