Carissimo don Giovanni,

oggi Lei compie 75 anni, essendo nato il 27 gennaio 1938, ed è con le parole del venerabile Paolo VI che vorrei ripetere: Signore, ti ringrazio che mi hai chiamato alla vita, ed ancor di più che, facendomi cristiano, mi hai rigenerato e destinato alla pienezza della vita.

Ed è alla vita che pensiamo stamattina, ricordando coloro che della vita furono tramite, ripensiamo alla vita nel lume di Cristo, che solo la rischiara, e quindi con gratitudine, ripetendo: Questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente, un avvenimento degno di essere cantato in gaudio e in gloria: la vita, la vita dell’uomo!

Siamo qui, stamattina, nel giorno del suo genetliaco per augurarLe ancora tanta vita e vita di grazia!

Al compimento dei 75 anni, Lei, con squisito gesto di obbedienza sacerdotale, ha rimesso nelle mie mani secondo il dettato del Codice (Can. 538 § 3) il mandato che i miei predecessori, stimandoLa adatta, Le hanno affidato ed anche il mandato di Vicario generale, da me ricevuto.

Grazie, don Giovanni, per questo gesto che diventa eloquente, significativo ed educativo per ogni sacerdote di questa Chiesa.

Accolgo il gesto, atto liturgico dinanzi al Signore, ma La invito a continuare donec aliter provideatur, a continuare la missione perché oggi più che mai abbiamo bisogno di presbiteri appassionati e preparati, ecclesiali, capaci di dire Gesù Cristo, nella chiarezza teologica e spirituale, ad un mondo assetato e seduto al pozzo di Sicar.

Grazie, don Giovanni, per questa ulteriore obbedienza alla sua Chiesa!

Il mio grazie raccoglie oggi la gratitudine di tutti i fedeli della parrocchia di San Biagio in San Marzano, della Diocesi e, in modo particolare, dei presbiteri che Lei ha accompagnato al sacerdozio e che oggi, su diversi altari della Diocesi, celebrano in comunione con noi e a lode di Dio, l’unico ed eterno sacrificio del Cristo.

Approfitto della gradita occasione per salutare Lei e benedire la Comunità, da Lei presieduta, nel Signore.

+ Giuseppe Vescovo

Nocera Inferiore, 27 gennaio 2013