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Messaggio del Vescovo per l’Estate 2012

“Poi udirono il rumore dei passi del Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno” (Cfr Gn 3,8)   Sorelle e Fratelli, oggi 21 giugno, solstizio d’estate, inizia la stagione estiva e tutti pensano ad un attimo di riposo…

“Poi udirono il rumore dei passi del Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno” (Cfr Gn 3,8)

 

friedrich-giardinoSorelle e Fratelli,

oggi 21 giugno, solstizio d’estate, inizia la stagione estiva e tutti pensano ad un attimo di riposo e refrigerio, cioè a un momento diverso rispetto all’abitudine dei giorni.

Come Vescovo, voglio indirizzare un breve biglietto a tutti: a chi va in vacanza e a chi non ci va; a chi ha fatto della vacanza un idolo; a chi non ha fatto mai vacanza e ai tanti che non si accorgono, se non per il caldo, che il tempo è diverso.

Spero che per nessuno l‘estate sia un tempo “vacuo”, cioè vacante, di noia, di niente o impegnato solo a perdere tempo.

Vorrei semplicemente suggerire una prospettiva per vivere questo tempo, anche nella crisi e con meno possibilità economiche, come opportunità di crescita e recupero di nuove relazioni.

Vi indico un luogo biblico e vi invito a scendere nel giardino di cui ci parla le Genesi, che è il primo libro della Bibbia.

Sulla soglia del Libro di Dio è scritto: “Poi udirono il rumore dei passi del Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno” (Cfr Gn 3,8).

Nel giardino, che può essere un luogo fisico o un luogo che ricreiamo con la nostra fantasia, possiamo percepire i passi del Signore, fare un po’ di silenzio e, soli con Lui, riposarsi per un attimo per dare nuovo slancio e nuovo smalto alla nostra vita.

Nel giardino, con un libro o altri strumenti, possiamo fare un bel viaggio, una bella vacanza dove impariamo nuovamente a stare con noi stessi per poter poi stare con gli altri.

Dal giardino di Dio, dove abbiamo ricostruito la relazione con Lui, possiamo poi spostarci verso i luoghi delle nostre vere vacanze – un viaggio, una visita, un campo scuola – e recuperare quelle che oggi vengono chiamate “vacanze alternative”: luoghi e persone, anche intorno a noi, che aspettano una ventata di novità; “luoghi spirituali”, eremi, conventi, monasteri, bellezze naturali e artistiche che tante volte non riusciamo ad apprezzare perché impegnati in altre cose.

Un luogo primario per le vacanze dove chiedere se c’è bisogno di una nostra mano può essere la Parrocchia, casa tra le case, pronta sempre ad accoglierci per poter crescere umanamente e spiritualmente.

Buona estate, quindi,
e … state insieme, con la benedizione del Vescovo!

+ Giuseppe Vescovo

Nocera Inferiore 21 giugno 2012
Primo giorno d’estate

 

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