Omelia per la Veglia di Pentecoste 2012
26 maggio 2012
Sorelle e fratelli,
delegazione di Azione Cattolica proveniente dalla Romania,
carissimi 12 e 72 e famiglie in partenza per Milano,
“anche questa sera, vigilia di Pentecoste, siamo ammirati e ammaliati da quel vento primaverile che ti squassa e da quel fuoco irradiante che sono sempre ancora il vento e il fuoco della prima Pentecoste.
Chiesa, passione giovanile e innamoramento senile dei nostri pastori, giardino fiorito di ogni anima consacrata e ancoraggio sicuro di ogni battezzato: noi ti crediamo! Noi ti amiamo! Noi ti ringraziamo!
Con te e per te, preghiamo!
Ti domandiamo perdono! Noi ti ubbidiamo, anche se con qualche sacrificio. Ma tanto, tanto volentieri, o Chiesa nostra Madre e Maestra!” (Card. Giovanni Canestri).
Chiesa, “Madre dei Santi: immagine della città superna; del sangue incorruttibile conservatrice eterna; tu che, da tanti secoli, soffri, combatti e preghi; che le tue tende spieghi dal’uno all’altro mar; campo di quei che sperano …” (Manzoni, Pentecoste).
Si, sorelle e fratelli,
la Chiesa è santa perché possiede il Santo, il tre volte Santo. È santa perché possiede il Vangelo; è santa perché possiede i sacramenti.
La Chiesa è peccatrice perché possiede i peccatori e “di questo il primo sono io” (1Tm 1,15).
Una è la Chiesa! Santa è la Chiesa! Cattolica è la Chiesa! Apostolica è la Chiesa!
La Chiesa è petrina, la Chiesa è paolina, la Chiesa è mariana perché è sempre e solo la Chiesa di Cristo!
È madre dei Santi; è nostra madre perché i santi siamo noi.
“ I credenti in Cristo, li ha voluti chiamare a formare la santa Chiesa, la quale, già annunciata in figure sino dal principio del mondo, mirabilmente preparata nella storia del popolo d’Israele e nell’antica Alleanza, stabilita infine « negli ultimi tempi », è stata manifestata dall’effusione dello Spirito e avrà glorioso compimento alla fine dei secoli. Allora, infatti, come si legge nei santi Padri, tutti i giusti, a partire da Adamo, « dal giusto Abele fino all’ultimo eletto », saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale” (LG 2).
Allora, solo allora … mentre ora, sospinta dallo Spirito, dove è stata con Maria, la Chiesa esce dal Cenacolo e, fatta coraggiosa e umile, va ai crocicchi della strada, dal Cenacolo verso la piazza. Sospinta dallo Spirito esce dalla paura; esce dall’indifferenza; esce dai piani pastorali farraginosi; esce dalla depressione e, libera e forte, va verso il mondo, portata dallo Spirito.
Si, sorelle e fratelli, la Chiesa è opera dello Spirito:
“Egli introduce la Chiesa nella pienezza della verità (cfr. Gv 16,13), la unifica nella comunione e nel ministero, la provvede e dirige con diversi doni gerarchici e carismatici, la abbellisce dei suoi frutti (cfr. Ef 4,11-12; 1 Cor 12,4; Gal 5,22). Con la forza del Vangelo la fa ringiovanire, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione col suo Sposo. Poiché lo Spirito e la sposa dicono al Signore Gesù: « Vieni » (cfr. Ap 22,17). Così la Chiesa universale si presenta come « un popolo che deriva la sua unità dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo »” (LG 4).
Lo Spirito Santo con la forza del Vangelo fa ringiovanire la Chiesa: ecco il dono che stasera chiediamo allo Spirito.
Veni Sancte Spiritus!
Da tuis fidelibus
in te confidentibus
sacrum septenarium …
Vieni, Santo Spirito, dona ai tuoi fedeli che in te confidano i tuoi sette doni; vieni, e con la forza del Vangelo, fa’ ringiovanire la Chiesa di Nocera Inferiore – Sarno!
Vieni, Santo Spirito, disegna, ricama, scolpisci il volto di Cristo nel volto della Chiesa!
Vieni, Santo Spirito, e donaci una Chiesa giovane e leggera, portata dalla leggerezza dello Spirito!
Una Chiesa giovane è una Chiesa che legge il Vangelo nella famiglia, Chiesa domestica, e nelle Parrocchie, famiglie di famiglie. Chiesa dei dodici e dei settantadue, Chiesa familiare, Chiesa che odora di pane e di vino!
Una Chiesa giovane è una Chiesa che prega nello spirito del Padre Nostro, con una liturgia bella, calda, sobria ed essenziale, non da parata e non vuota.
Una Chiesa giovane è una Chiesa che ama, che pone gesti di carità, capaci di profumare il mondo e capace di essere attenta ai germogli; Chiesa che serve e che non si serve.
Chiesa dello Spirito, Chiesa giovane, Chiesa del Concilio, Chiesa Profetica, Chiesa della Speranza!
Ritorna questa sera la stupenda domanda risuonata nell’aula conciliare:
“Che cosa faceva – si domanderà il mondo – in quel momento la Chiesa Cattolica?
Amava ! sarà la risposta.
Amava con cuore pastorale!
Amava con cuore missionario!
Amava con cuore ecumenico!” (Paolo VI).
Si, sorelle e fratelli, ama la Chiesa … “veritatem autem facientes in caritate” (Ef 4,15).
La Chiesa ama solo quando fa la carità nella verità.
Se un giorno si chiederanno: che cosa faceva la Chiesa di Nocera – Sarno nei giorni del vescovo Giuseppe?
Sarà bello risentire la risposta, dono dello Spirito di Pentecoste, risposta che sale dalle Famiglie, chiese domestiche; dalle Parrocchie, dai Monasteri, Santuari e Case Religiose, dai Luoghi della Sofferenza, dai Gruppi, Associazioni e Movimenti, dalla Gente dei nostri cortili, dal cuore gonfio di ogni uomo e ogni donna: la Chiesa di Nocera Inferiore – Sarno Amava!
Si, sorelle e fratelli, amava facendo la verità nella carità!
Amava ed ama! Ama perché si è lasciata amare dallo Spirito di Dio!
Amen, Alleluja.
+ Giuseppe Vescovo