La Lettera di Natale del Vescovo arriva in classe

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L’insegnante di religione e membro dell’Ufficio di pastorale scolastica, Adamo Desiderio, racconta la reazione degli studenti alle parole del vescovo Giuseppe

Che il vescovo abbia un’attenzione per i giovani non è una novità. Ma ci è sembrata una vera novità l’effetto che ha ottenuto la Lettera di Natale di mons. Giuseppe Giudice, inviata ai ragazzi delle scuole superiori. La partecipazione e l’interesse che la storia di Alfonso ha suscitato nei giovani si sono trasformati poi in un confronto coinvolgente.

Molti di loro, infatti, si sono riconosciuti nell’esperienza del giovane Alfonso, hanno ricordato la loro prima comunione, la gioia e l’emozione provati in quell’incontro unico e speciale con Gesù, e il successivo allontanamento, non tanto da Gesù, ma dalla Chiesa, dai gruppi, dalle associazioni.

Gesù, infatti, non è uscito completamente dalla loro vita, ma i ragazzi hanno riconosciuto di averlo relegato, in maniera quasi superstiziosa, ad un segno di croce prima di una interrogazione.

È stato emozionante raccogliere le loro considerazioni sull’importanza di avere una guida che, come per Alfonso, li accompagni nel percorso spirituale e qualcuno ha espresso il desiderio di affidarsi presto a chi potrà riportarli sulla strada di Gesù.

Tra di loro, fuori dal coro, si è levata anche la voce di chi – grazie a Dio – ha incontrato nel parroco, nel capo scout, nell’animatore del gruppo una persona che si è presa cura della loro anima e li ha fatti sentire pietre vive della Chiesa di Dio.

I ragazzi ringraziano di cuore il vescovo per l’amore che ha dimostrato di provare, per l’interesse vivo per la loro felicità e la vicinanza alla loro condizione giovanile.

Adamo Desiderio
(Da Insieme, gennaio 2015)

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