
Messaggio per il II pellegrinaggio dei giovani al Santuario di Materdomini
Messaggio del Vescovo per il II pellegrinaggio dei giovani al Santuario di Materdomini in Nocera Superiore il 14 agosto 2025
e c’era la Madre di Gesù (Gv 2,1)
Carissimi,
l’evangelista Giovanni, con una semplice e delicata pennellata, ci fa sapere che alla festa di nozze a Cana di Galilea tra gli invitati, insieme a Gesù e ai discepoli, c’era anche la Madre di Gesù, una presenza che sempre precede anche il figlio.
Consola sapere che Maria è presente il terzo giorno dove c’è la festa; la sua è una presenza materna, rassicurante e importante, come quando sappiamo della presenza di ogni mamma alla festa della nostra vita.
Se Maria è presente con Gesù e i discepoli vuol dire che c’è la Chiesa, la comunità dei risorti, che partecipa alla festa della mia gioia, della mia crescita, alle diverse tappe del mio percorso esistenziale e di fede.
Presenza amorosa, attenta e discreta, ma decisiva e incisiva nella continuazione della festa che, per mancanza di vino, può bloccarsi e terminare, influendo sull’equilibrio affettivo e relazionale di ogni crescita.
Presente nel cuore di Dio dall’eternità, Maria è presente a Betlemme; nella fuga in Egitto; a Nazareth; al Tempio; lungo le strade dell’Annuncio; ai piedi della Croce; nella sala alta in attesa del fuoco di Pentecoste; Assunta è presente nella reggia del Paradiso.
Maria è presente, sempre in modo discreto e da parte, nella vita e nella crescita di ogni giovane; presenza che non disturba, non mortifica, non impedisce le crescite e le cadute; Maria come ogni mamma insegna a superare gli ostacoli e a raggiungere i traguardi, con l’orgoglio di accompagnare e seguire il figlio da lontano, senza mai occupare tutta la scena, o ostacolare il suo pellegrinaggio verso la meta.
Ogni figlio sa che Maria è presente, c’è, di qua o di là; e il cordone ombelicale, anche se reciso alla nascita, è sempre legato come un sottile filo di speranza che aiuta a percorrere le strade, anche impervie o polverose di ogni figlio.
C’era e c’è la Madre di Gesù, c’è ad ogni festa e ci insegna ad amare la festa e a non confonderla con il clima festaiolo e confusionario; c’è affinché il vino della gioia non manchi, non sia adulterato, annacquato, non venga sostituito con altre bevande che, alterandoci, ci tolgono il gusto della vita stessa.
C’è la madre, ci insegna la prudenza, l’equilibrio, il discernimento, e la capacità di essere se stessi in ogni situazione, senza sostituire il vino buono con un po’ di acqua colorata o sporca.
C’era e c’è la Madre di Gesù in ogni stagione, in ogni momento del cammino educativo; c’è con i doni da Lei incarnati della fede, speranza e carità; c’è sempre per non lasciarci soli e spaesati nel variegato panorama dell’esistenza, dove dobbiamo trovare la nostra giusta collocazione, anticamera della felicità.
C’è sempre ogni madre, come una firma, un timbro, incisi per sempre nella carne di ogni figlio.
Maria c’è per Gesù; c’è per ogni figlio; c’è sempre, ieri, oggi e domani.
AccogliamoLa, con semplicità e stupore, come il discepolo ai piedi della Croce (cfr Gv 19,27), e la vita, con le sue luci e le sue ombre, le salite e le discese, sarà sempre un convivio dove non manchi il vino buono della festa, quello del terzo giorno, il vino pasquale, etichettato alleluia.
Carissimi Giovani,
riscoprite con entusiasmo la presenza di Maria nella vostra vita, la Madre della Speranza, presenza che aiuta nel vostro pellegrinaggio per essere coloriti come la primavera, ardenti come l’estate, miti come l’autunno e limpidi come l’inverno.
Pellegrino di Speranza, con Voi e tra di Voi, Vi accompagni sempre la mia benedizione.
Nocera Inferiore, 31 maggio 2025
+ Giuseppe Giudice, Vescovo