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Tempo Ordinario dopo Natale negli Orientamenti Pastorali 2024/25

Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome (Sal 147,4) Il Tempo Ordinario, dopo le festività natalizie, rimesse a posto le statuine e gli addobbi, ci offre l’opportunità di non disperdere il dono ricevuto, ma di custodirlo…

Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome (Sal 147,4)

Il Tempo Ordinario, dopo le festività natalizie, rimesse a posto le statuine e gli addobbi, ci offre l’opportunità di non disperdere il dono ricevuto, ma di custodirlo ed approfondirlo.

È tempo di crescita, serena e operosa, nella casa di Nazareth; è tempo di evangelizzazione lungo le strade con Gesù e i Discepoli; è tempo di vivere nella comunità rapporti interpersonali, semplici, leali e costruttivi; approfondire temi ed impegni, forse messi un po’ da parte.

È tempo di crescere con Gesù e come Gesù in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (cfr Lc 2,52).

È bene riscoprire la profezia del feriale e sapere che, otto giorni dopo, Gesù è sempre presente all’appuntamento domenicale che fa la Chiesa e la fa vivere, radunandola dalla dispersione dei giorni.

Forse è bene riscoprire in famiglia, in parrocchia, nei gruppi, che non è sempre domenica, ma che il giorno del Signore è preparato dai giorni feriali, e che il tempo feriale si illumina al fuoco della domenica.

Il Tempo Ordinario deriva tutto il suo senso dalla celebrazione della Domenica che lo scandisce e rinnova ogni settimana la Pasqua del Signore.
Fatti per la festa, ma non è sempre e solo festa; essa, la festa cristiana, e non il clima festaiolo e godereccio, è preparata da giorni quasi anonimi, ma sempre ricchi della sua presenza e bagnati dalla rugiada della sua misericordia.

È tempo necessario, sereno, durante il quale Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome (Sal 147,4); e noi siamo invitati con Lui a chiamare ogni cosa per nome, ognuno al suo posto, nella trama speranzosa dei giorni che fanno lievitare il tempo di Dio.

Alla scuola della Vergine di Lourdes, non manchi in questo tempo l’attenzione al mondo della malattia e della fragilità, riscoprendo anche nelle comunità il sacramento dell’Unzione degli infermi, balsamo medicinale per le nostre vite e carezza dello Spirito per ogni viandante.

Dagli Orientamenti pastorali “Lo trovi acceso la stella del mattino – Pellegrini di Speranza verso la Porta Santa”

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