Un gruppo di sposi e di giovani della parrocchia etnea di San Marco Evangelista ha visitato la comunità sorella di Sant’Antonio di Padova in Poggiomarino
Catania incontra Poggiomarino grazie agli Stimmatini e alla Fraternità di Emmaus. La scorsa settimana c’è stato il gemellaggio tra la parrocchia etnea di San Marco Evangelista e quella poggiomarinese di Sant’Antonio di Padova.
Entrambe le comunità sono affidate alla cura pastorale dei padri Stimmatini ed entrambe ospitano famiglie e giovani che fanno parte del cammino di fede della Fraternità di Emmaus.
Stesso carisma e sacerdoti condivisi da padre Bruno Montanaro fino a padre Silvano Controne passando per padre Antonio Maria Finelli e padre Antonio Piccirillo, entrambi poggiomarinesi, e fra Paolo Fresa che fino a tre anni fa era alle falde dell’Etna e oggi è alle pendici del Vesuvio.
L’accoglienza nell’Agro
Le nove coppie e i cinque giovani sono arrivati da Catania dove tre anni fa è sorta la prima comunità sposi della Fraternità di Emmaus. Sono stati accolti dal parroco, padre Aldo D’Andria, da padre Antonio Piccirillo e da alcuni sposi poggiomarinesi.
Gli sposi hanno fatto tappa alla Cittadella della Carità di Angri. I ragazzi hanno raggiunto il convento Sant’Antonio di Teano per vivere il Cenacolo di spiritualità che la Fraternità offre agli adolescenti in questo periodo dell’anno.
Il sorriso coinvolgente della comunità siciliana ha travolto anche quella poggiomarinese dove la Fraternità di Emmaus è presente dal 1986, ovvero da quando padre Bruno chiese al vescovo Gioacchino Illiano un cammino che si interessasse prettamente della spiritualità sponsale.
Insieme ai figli di san Gaspare Bertoni, i gruppi poggiomarinese e catanese hanno affidato le due comunità Stimmatine ed il cammino di Fraternità sotto il quadro del pittore Grigolli che evangelizzò il Brasile dove attualmente sono presenti due province e circa 160 sacerdoti della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo.
A.L.