Mons. Giudice: «Ritorniamo in diocesi per dare attenzione ad ogni malato e ad ogni persona fragile che ha bisogno del sorriso della Madonna»
A Lourdes con i bambini per trasmettere la fede. È l’aspetto che ha sottolineato il vescovo Giuseppe Giudice nel messaggio conclusivo del pellegrinaggio diocesano nella Città di Maria, iniziato il 21 agosto e terminato oggi.
«Abbiamo avuto con noi un bel gruppo di bambini e di ragazzi, quasi una trasmissione della fede», ha detto il Pastore della Chiesa nocerino-sarnese. Giovani leve che, sulle orme di genitori e nonni, si sono messi accanto agli ammalati e ai pellegrini più fragili, per donare con la loro forza e la loro vitalità un sorriso ed una carezza.
Il videomessaggio
Prima di imbarcarsi per l’aeroporto di Ciampino, monsignor Giuseppe Giudice ha rivolto un saluto attraverso un videomessaggio.
Il Vescovo detto: «Dobbiamo recuperare il senso di un lievito che va a fermentare tutta la vita. C’è un pellegrinaggio continuo che dobbiamo riprendere verso la Grotta. La Madonna ci attende sempre per invitarci alla conversione, per invitarci alla preghiera e per farci gustare il senso della vita».
Il Vescovo ha dato questa consegna: «È positivo ed è bello che in questo periodo di grande confusione post pandemico o con tante pandemie noi veniamo a Lourdes come pellegrini e ritorniamo in diocesi per dare attenzione ad ogni malato e ad ogni persona fragile che ha bisogno del sorriso della Madonna».
Tra i partecipanti al pellegrinaggio diocesano a Lourdes organizzato dalla PUACS anche due fortunate lettrici di Insieme, sorteggiate tra coloro che hanno sottoscritto un abbonamento con la rivista diocesana: Rachele Sorrentino e Maria Pannullo.
Il grazie di Rachele Sorrentino
Appena atterrata in Italia, Rachele Sorrentino ha voluto anche lei sottolineare la bellezza del pellegrinaggio, la forza dei volontari e la gioia ricevuta nell’incrociare il sorriso dei bambini.
«Grazie a Dio per il dono del viaggio, dell’incontro con la Madonna di Lourdes, grazie ad Insieme, alla Diocesi e alla PUACS. È stata un’esperienza intensa emotivamente, è stato bello l’incontro con la Madre di Dio. È stato bello farlo con queste persone, con alcuni è stato un ritrovarsi, con molti è stato un incontrarsi e si sono creati legami di bene. Il pellegrinaggio è anche questo: incontrare Dio attraverso le persone, in particolare degli ammalati e dei volontari», ha sottolineato Rachele.
La nostra affezionata lettrice ha aggiunto un particolare pensiero per dame e barellieri: «I volontari della PUACS con semplicità e naturalezza accudiscono gli ammalati venuti con noi. È stato bello vederli portare i loro figli che accudiscono a loro volta gli ammalati, come i loro genitori volontari, con naturalezza, semplicità e garbo».