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In Burkina Faso con don Andrea

In Burkina Faso con don Andrea è il racconto del viaggio missionario di don Andrea Annunziata, parroco di San Giovanni Battista in Nocera Inferiore e già direttore responsabile di Insieme. Il sacerdote è ritornato in Africa, in particolare nella cittadina…

In Burkina Faso con don Andrea è il racconto del viaggio missionario di don Andrea Annunziata, parroco di San Giovanni Battista in Nocera Inferiore e già direttore responsabile di Insieme. Il sacerdote è ritornato in Africa, in particolare nella cittadina di Koupela in Burkina Faso, insieme a un gruppo di volontari. Da oggi e nei prossimi giorni, don Andrea condividerà le sue impressioni e quelle dei suoi compagni di viaggio al servizio dei più poveri.

Partenza!


Dopo tante incertezze e attese, finalmente si torna in Burkina Faso. Il Presidente dell’Associazione Progetto Famiglia – Cooperazione Francesco De Maria mi chiamò nel novembre 2020 e mi propose di accompagnarlo in questo che doveva essere un viaggio tecnico. Causa pandemia, mi spiegò, i membri del gruppo sarebbero stati pochissimi. Tuttavia non si poteva attendere oltre perché bisognava risolvere dei problemi e fare dei lavori urgenti all’Oasi Santa Teresa a Koupela, comunità che ci ha ospitato anche nei viaggi passati.

Don Andrea Annunziata in uno dei suoi viaggi

Accetto. La vita è troppo breve per continuare a rimandare le cose da fare, il bene da compiere, le persone da incontrare. Tutto in sicurezza e con attenzione, ovvio. Sono passati alcuni mesi ed è arrivato il giorno della partenza, il 17 febbraio. In questo primo articolo vi racconto qualche impressione del viaggio di andata: Nocera – Roma;  Roma – Istanbul; Istanbul – Ouagadougou (Capitale del Burkina).

Volare in alto

Aeroporto di Fiumicino

Problema bagagli: 2 valigie da 23 kg e un bagaglio a mano da 8 sembrano tanto, ma non lo sono. Vorrei portare l’impossibile, ma bisogna fare delle scelte: caramelle (grazie ai tanti bimbi della parrocchia), formaggio e salumi (grazie a Fabio che me li ha donati) per gli amici italiani che vivono lì e che vi presenterò nei prossimi giorni, i regali che mi vengono affidati e che dovrò consegnare. E i vestiti? Non ci entrano! Relego lo spazio per gli abiti a due terzi del bagaglio a mano. Per fortuna lì fa caldo.

Primo bel segnale. Ad accoglierci in aeroporto a Fiumicino ci sono le opere di Leonardo. Uomo che, tra le sue idee fisse, aveva quella di voler volare. Purtroppo non aveva la tecnologia adatta per farlo. Puntare in alto, sempre! È uno degli insegnamenti che ho ricevuto da uno dei miei più cari maestri e che porto sempre con me. Grazie Leonardo per avermi accolto e ricordato che quello che faccio lo faccio sempre per volare alto.

La neve

Istanbul innevata

L’aeroporto di Istanbul con tantissima neve, e la neve in Turchia non è proprio cosa di tutti i giorni, è stato inatteso. È stato bello vedere come tanti giocavano con quella neve. La vita è un gioco e bisogna saper giocare, sapersi divertire, trovare un modo di essere felice, sempre!

L’orizzonte

Il tramonto

Nel viaggio da Istanbul a Ouagadougou succede una cosa molto particolare. Partiamo col sole e poi inizia il tramonto. Per chi viaggia, sa che il tramonto più ci si avvicina all’equatore più è rapido… ma noi stiamo volando in direzione del tramonto, stiamo quasi inseguendo il sole. Poter ammirare questo bellissimo tramonto per tanto tempo dai diecimila metri di altezza e ad 800 chilometri orari è stata una bellissima sensazione. Quasi che stessimo cercando di restare nella luce. Ma per vivere la gioia dell’alba, anche la notte è necessaria.

Don Andrea

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