Scriverò sui quaderni della gioia

la gioia di essere nato,

di essere uscito dal nulla.

Scriverò con inchiostro più scuro

la gioia di essere stato redento,

inserito in Lui:

tralcio nella vite.

Scriverò tutti i doni, le gioie,

le bellezze ricevute.

Scriverò gli amici con i quali ho camminato,

corso, faticato.

Scriverò cantando nel ricordo

di chi non c’è più.

Scriverò anche il dolore,

pagina d’amore dove cresce l’umiltà.

Scriverò andando verso i lidi nuovi.

Scriverò, perché Tu, o Signore,

hai scritto su di me,

povero foglio sgualcito,

povero coccio di creta.