Appena vicino al lago

nelle cose di ogni giorno,

la fatica di esistere

nel tirare su le reti,

nell’essere

senza saperlo, con coscienza serena,

o appena frastagliata.

E passa Lui,

il Maestro,

nelle voci degli amici,

nelle reti impigliate

la tua vita

e il Suo sguardo.

E poi la voce

quella voce

nella speranza sempre incombente

di riudirla ancòra:

voce sommessa

voce suadente

voce che grida

voce che squarcia il silenzio

voce che chiama:

e ti chiama!