Ti guardo:
stagliata dinanzi ai miei occhi
come un richiamo.
Due rettangoli d’amore,
dove il vero Amore ha spezzato
se stesso come Pane.
Tu sei per me una mensa
alla quale mi cibo
nelle asprezze del quotidiano cammino.
Sei una fonte alla quale mi disseto
quando la sete d’amore mi distrugge.
Il tuo braccio verticale mi conduce a Dio
nel quale faccio provvista d’amore,
per ridiscendere ed incontrare – oh, quale gioia! –
il tuo senso orizzontale,
che mi spinge tra i fratelli
dove la mia carità si consuma
e la mia sete di servizio si spegne.
E tu sei ancòra una luce che brilla
nel cuore della notte
per rischiarare il cammino degli uomini,
stanchi viandanti del mondo.
In te la vita ha un senso,
il dolore si comprende,
l’amore si manifesta e le gioie si gustano.
E nella tempesta minacciosa,
tra le reti cadute, la tua voce si alza
come una sfida:
Prendi la tua croce e seguimi ogni giorno…
E la paura si colora di speranza
nella meravigliosa pace che fa ritorno.