(Veglia)

Fratelli e sorelle

questa è la notte delle notti;

la notte per eccellenza;

la notte santa:

… Parola di Dio in abbondanza e riti ricchi di profondo valore salvifico; momenti altamente suggestivi e silenzi eloquenti… tutto ciò ci aiuta ad entrare nel cuore del mistero dell’amore di Dio, che, dopo aver sacrificato il suo Figlio per noi, lo fa risorgere dalla morte per aprirci il cammino verso la salvezza.

Tutto lo sforzo che dobbiamo compiere oggi, cristiani, partecipanti a questa liturgia, è quello di riuscire a trovare il messaggio che tocchi l’uomo di oggi. Cos’è per noi oggi la Pasqua?… Ci siamo resi conto, come cristiani, che siamo portatori di quel formidabile annuncio che allora, per la prima volta, 2000 anni fa, Dio stesso ha rivolto all’umanità?… Cristo è risorto?

Vogliamo provare insieme a meditare la Parola di Dio che richiama sempre il pensiero umano e meglio di ogni altra parola orienta la ricerca della verità.

La Parola di Dio ascoltata in questa Veglia pasquale ci conduce al cuore della storia. Questa Veglia è stata pensata come un concretato di tutta la storia la storia umana per giungere al cuore di essa: alla Risurrezione di Cristo. Non è un riempitivo per giungere alla mezzanotte!

Infatti, questa Veglia è tutta la storia sacra; la vita, cioè, dell’umanità, vista alla luce di Dio, a passare sotto i nostri occhi. La creazione, nel grande affresco del Libro della Genesi, che coinvolge tutto: la natura, gli animali, l’uomo.

Si sa che a rompere l’equilibrio del mondo è stato il peccato, cioè, il cattivo uso della libertà da parte dell’uomo.

… Da Noè, ad Abramo, a Mosè, ai profeti che aiutano a maturare la coscienza giudaica per accogliere il Messia come un liberatore spirituale. Isaia, Ezechiele, Bàruch hanno un messaggio di sconcertante attualità: “Per un istante ti ho abbandonata, dice il Signore, ma ti riprenderò con immenso amore”. “O voi tutti assetati, venite nell’acqua!”. “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo”.

Parole che questa notte scendono come una spada tagliente a giudicare la nostra infedeltà, ma sono anche balsamo profumato sulla nostra anima.

Bisognerebbe che questa notte a proclamare la Parola fossero i grandi presentatori a prestare la loro voce al Signore, bisognerebbe che fossero i santi!…

Tutta la storia sacra, raccontataci da Dio stesso, questa notte, sta a dirci:

1) la nostra vocazione,

2) il nostro destino,

3) il suo progetto su di noi.

È una storia che parte da lontano, dalla creazione del mondo, e, attraverso fatti e parole, storia di sofferenze e di profezie, vissute dal Popolo eletto, arriva fino a Cristo che compie le profezie e realizza il progetto di Dio attraverso la sua morte e la risurrezione.

Questo evento è il centro della storia, nel senso di storia della salvezza, storia dell’intera umanità.

L’apostolo Paolo ci fa capire che la morte di Gesù è un gesto di amore e di obbedienza al Padre così grande che incide sulla situazione di tutti noi e, in qualche modo, si trasmette anche a quelli che si uniscono a lui con la fede.

Lo stesso vale per la sua risurrezione: non soltanto dio ha salvato dalla morte il Figlio suo… ma Dio risuscita e dona vita nuova a tutti i credenti.

Se oggi la Chiesa celebra la Pasqua di Gesù, ossia la sua morte e la sua risurrezione, ciò è perché considera questo unico e duplice evento come la salvezza di tutti.

I nostri fallimenti umani sono riscattati, possono essere riscattati…! Il nostro orizzonte deve allargarsi a quello di Dio.

In Cristo, che muore e risuscita per la forza del Padre, possiamo comprendere qual è la nostra vera grandezza e il nostro destino.

Gesù non è morto per una fatalità, ma per amore: come Figlio che obbedisce con amore al Padre, come fratelli di tutti, che dona la sua vita per la nostra salvezza.

Gesù non è risorto solamente per sé, ma dalla sua risurrezione irradia sulla sua umanità una forza che trasforma (= lo Spirito Santo), una vita che non è soffocata nemmeno dalla morte fisica.

Il credente è colui che riesce a vedere tutto questo e vi fonda tutta la sua esistenza. Egli non è solamente una persona di sane e robuste convinzioni, ma uno che sa di essere stato raggiunto dall’amore di Dio, di essere sostenuto dalla sua forza, quella forza e quell’amore, che si sono mostrati nella morte e nella risurrezione di Cristo.

L’annunzio fondamentale della fede cristiana è Cristo morto e risorto! La novità cristiana sta qui.

Pasqua come novità permanente. Guai a fermarsi alle apparenze della vita. Un dolore, una disgrazia, un lutto?… Cristo è morto e noi con Lui. Ma Cristo è risorto”

I nostri peccati, quelli del mondo? Sì, ci sono, e sono tanti. Ma, a Pasqua, “sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con Lui… perché noi non fossimo più schiavi del peccato”.

Suonano le campane a festa. L’acqua nuova di questa notte santa, l’acqua battesimale lava noi prima di benedire altri soggetti e cose.

Al Gloria l’organo risuona col suo ripieno e copre l’eco di tutte le voci di timore e di paura disperata.

Forse a qualcuno scende anche una lacrima di gioia, perché tutto il camminare tortuoso degli uomini e delle donne di tutti i tempi converge lì: ad una tomba vuota e ad una certezza di vita.

Carissimi, in questo flusso di storia ci siamo anche noi. anche noi, di oggi, di questa strana epoca che, come anello di una lunga catena ci unisce al passato e al futuro, anche a noi Cristo lancia la corda di salvataggio della sua Pasqua. Afferriamola e non la lasciamo mai più”

Buona Pasqua.