Ripresa celebrazioni: l’invito dei Vescovi campani ai sacerdoti e ai fedeli di tutta la regione. La Conferenza episcopale campana ha diffuso il frutto della riunione che si è tenuta il 13 maggio a Pompei. Al termine dell’incontro della CEC, il cardinale Sepe ha presieduto la preghiera nel santuario della Beata Vergine del Rosario per affidare alla Madonna l’intera regione Campania. Stop a feste e processioni

 

L’affidamento della Campania alla Beata Vergine del Santo Rosario

Ripresa celebrazioni: l’invito dei Vescovi campani ad avere la massima attenzione e prudenza. Questa mattina è stata diffuso il Messaggio che raccoglie i frutti della riunione della Conferenza episcopale campana, tenutasi a Pompei lo scorso 13 maggio. Il documento ribadisce la posizione dell’episcopato in merito alla ripresa della Santa Messa con la presenza del popolo.

“Mentre ci prepariamo alla ripresa delle celebrazioni nelle nostre comunità, non intendiamo limitarci ad aspetti contingenti ma vogliamo offrire soprattutto una lettura sapienziale di quanto sta avvenendo. Lettura sapienziale che ci aiuti a comprendere che cosa il Signore vuol farci capire in questa situazione, come leggere questo tempo e soprattutto come ripensare l’azione pastorale alla luce di questa emergenza sanitaria, dalla quale sia la società sia le nostre comunità cristiane usciranno con un volto nuovo”, si legge nell’introduzione.

“Nello stesso tempo – continua la Nota – non ci sta a cuore solo la ripresa delle celebrazioni, quasi che la nostra missione si esaurisca nella dimensione del culto. La missione della Chiesa non si esaurisce nelle celebrazioni”.

La Conferenza episcopale campana aggiunge: “Ci stanno a cuore anche i giovani e le famiglie, gli ammalati, gli anziani, i disoccupati, i lavoratori, le categorie non protette, ci stanno a cuore i nostri fratelli migranti, impegnati nella filiera agroalimentare, nell’edilizia, nella ristorazione; in questo momento ci stanno a cuore le scuole, tutte le scuole (non possiamo infatti dimenticare le scuole paritarie e cattoliche, molte delle quali rischiano la chiusura a seguito di questa crisi); ci stanno a cuore tutti quelli che subiscono le conseguenze di questa emergenza”.

 

Le misure da adottare

Il Messaggio contempla una serie di indicazioni che riprendono il Protocollo nazionale, dando ulteriori delucidazioni a livello locale. I vescovi campani dicono “no a una proliferazione del numero delle celebrazioni”, invitano a prendere in considerazione “la possibilità di celebrazioni all’aperto”, si faccia “un uso limitato di trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming”, sono “rinviate fino a nuove disposizioni la celebrazione del sacramento della Confermazione e le Prime Comunioni”.

Stop a feste e processioni: “Non sarebbe tollerabile assistere a feste utilizzando le offerte della gente mentre aumentano i poveri”

Interessante e molto preciso il passaggio sulle processioni e le feste patronali: “Siano sospese fino a nuove disposizioni. Rientrano in tale provvedimento anche quelle manifestazione che prevedano, pur senza il concorso di popolo, il portare la statua del santo per le strade”. I vescovi aggiungono un altro importante passaggio: “Il divieto delle feste patronali è motivato anche dalla drammatica crisi sociale seguita all’emergenza sanitaria: non sarebbe tollerabile assistere a feste utilizzando le offerte della gente mentre aumentano i poveri”.

 

La nota integrale della Conferenza episcopale campana
Messaggio CEC – ripresa celebrazioni