Editoriale del direttore Salvatore D’Angelo, dal nuovo numero di Insieme in distribuzione. Scuola, famiglia, politica: quale alleanza educativa per i nostri figli?
di Salvatore D’Angelo
Non so se avete letto il libro o visto il film La paranza dei bambini. Se non l’avete fatto, recuperateli. Lasciano un’amarezza, quasi uno spaesamento, una perdita di speranza, mitigati solo dal fatto – e nemmeno tanto – che si tratti di opere intellettuali. In questi casi entrambe portano la firma di Roberto Saviano.
Finzione artistica, ma fino ad un certo punto. Si ispirano a fatti realmente accaduti.
Sfogliando le pagine, scorrendo le immagini, vi imbatterete in alcune scene sempre più familiari. Forcella, Ponticelli, i Quartieri Spagnoli, Scampia sono anche qui, dietro l’angolo. Non solo nei tg o sui giornali. Nella nostra finta terra tranquilla, quegli episodi si ripetono tra i cortili dei centri storici e tra le palazzine dei quartieri popolari.
La droga nascosta nelle intercapedini delle scale, dietro le edicole votive, lo spinello passato a scuola, sono scene dei nostri giorni, dei nostri luoghi.
Non bisogna distogliere lo sguardo, far finta di nulla, quando il ragazzino prende in giro il compagno secchione; quando una bambina appassionata di libri viene schernita dalla coetanea. È necessario indignarsi quando si assiste a una spedizione punitiva di decine di adolescenti, come avvenuto qualche giorno fa a Roccapiemonte, partita da paesi vicini perché bisognava dare una lezione a un coetaneo, urlando improperi e brandendo mazze.
Un’orda di bestie che corre per le strade della nostra terra con auto e motorini, sbarbatelli annichiliti dall’alcol e dalla droga, dalla cultura del branco e della prevaricazione, finché qualcuno non si farà male e si piangerà, allora si tappezzeranno le strade di striscioni e si faranno volare palloncini, tra la disperazione generale. Angeli, si dirà.
Possiamo ancora accorgerci di quanto accade intorno a noi. Non dobbiamo continuare a mettere le bende sugli occhi, altrimenti saremo complici, colpevoli quanto o forse più di questi ragazzi.
Se mio figlio indossa le sneaker all’ultima moda, che costano anche mille e