Messale romano: la nuova edizione. Il commento di Goffredo Boselli, liturgista e monaco della comunità ecumenica di Bose. Rilanciamo l’articolo «Con la rugiada del tuo Spirito» pubblicato sul numero 3 del 2020 de La Rivista del Clero Italiano

 

A cinquant’anni dalla pubblicazione del messale di Paolo VI, vero e proprio simbolo del rinnovamento conciliare, la Chiesa italiana presenta la nuova edizione del Messale romano, «immagine fedele del cammino percorso dal rinnovamento liturgico nel nostro Paese».

Goffredo Boselli, liturgista e monaco della comunità ecumenica di Bose, presenta in uno studio dettagliato le novità della nuova edizione che conferma in larghissima parte il testo del Messale del 1983 e offre una migliore e più attenta traduzione di alcune espressioni e di singoli vocaboli.

Gli interventi riguardano i casi in cui è stata valutata una reale necessità di azione e un effettivo guadagno in ordine alla fedeltà al testo latino, alla ricchezza del contenuto, alla qualità letteraria, alla comprensione, alla celebrabilità e cantabilità.

La nuova edizione del Messale si propone così come punto di arrivo, ma anche come punto di partenza di una nuova ricerca in campo liturgico che sappia favorire la reale «partecipazione attiva» di assemblee sempre più estranee ai tradizionali linguaggi cristiani, poiché il principio guida della partecipazione «interroga le forme e i linguaggi della liturgia prima e molto più di quanto interroghi l’attitudine di coloro che vi partecipano».

 

L’articolo è stato pubblicato sul numero 3 del 2020 de La Rivista del Clero Italiano.
Scarica qui:  GOFFREDO BOSELLI – Con la rugiada del tuo Spirito

Inoltre, rilanciamo il Messaggio dei Vescovi italiani in occasione della pubblicazione della terza edizione italiana del Messale romano.
Scarica qui: MESSALE ROMANO – Messaggio Vescovi

Si tratta di due spunti per avviare il necessario approfondimento in vista dell’introduzione della nuova edizione italiana del Messale romano.

Messale romano

«Nel riconsegnare il Messale, vogliamo invitare tutte le comunità a riscoprire nella Liturgia la prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano (Sacrosanctum concilium, 14). La partecipazione piena, consapevole, attiva e fruttuosa alla celebrazione dell’Eucaristia è garanzia per una formazione integrale della personalità cristiana», auspicano i Vescovi italiani.