Le chiediamo di mettersi in ascolto è l’appello contenuto nella lettera che la delegazione campana della Caritas ha inviato al presidente della Regione Vincenzo De Luca

 

Gentile Presidente De Luca,

a seguito delle notizie che annunciano un nuovo “blocco totale”, i direttori delle Caritas campane si sono riuniti via web sabato 24 per fare una riflessione sugli scenari a cui andremo incontro.

Durante la prima ondata, quella dell'”andrà tutto bene”, le nostre Caritas hanno assistito una marea di “invisibili” che decine di DPCM, ordinanze e decreti non hanno nemmeno sfiorato: chi una casa non ce l’ha, e quindi non poteva “restare a casa”; chi non ha gli strumenti per decriptare norme, misure e indirizzi sanitari, sociali, economici; chi non sa compilare un modulo; chi non ha una connessione in casa per seguire i social o garantire l’istruzione ai minori; chi associa tre componenti letali: disagio economico, solitudine e disagio psichico… la lista potrebbe essere più lunga: una visita ai nostri dormitori e alle mense ci risparmierebbe tante parole.

Il Santo Padre, nell’ultima Enciclica “Fratelli tutti” ci dice: Nessuno può affrontare la vita in modo isolato (…). C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! (…) Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme. Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!”.

Volontari Caritas preparano i pasti per i bisognosi

Sono passati cinque mesi, questi invisibili sono diventati fantasmi. Non ne siamo usciti migliori, signor Presidente. Perciò, come Caritas di tutta la Regione Campania avvertiamo l’urgenza, ormai indifferibile, di scriverle questa lettera alla luce della preoccupante situazione sociale che registriamo quotidianamente.

Anche alla seconda ondata del Covid, signor Presidente, i servizi pubblici risultano totalmente in difficoltà. Motivo per cui la pressione sui nostri servizi è altissima. Ma noi non ci sottraiamo. Questo nostro “non sottrarci” non d