Mons. Giuseppe Giudice è stato nella parrocchia del SS . Corpo di Cristo di Pagani dal 22 al 27 settembre

La Visita Pastorale del vescovo Giuseppe alla Parrocchia del SS. Corpo di Cristo di Pagani è iniziata nel giorno della festa liturgica dei santi martiri Felice e Costanza, il 22 settembre, e si è conclusa il 27 settembre, anniversario di ordinazione sacerdotale del Vescovo. Queste felici coincidenze ci hanno dato la gioia di celebrare in modo ancor più solenne la festa dei nostri martiri e ringraziare il Signore per il sacerdozio del nostro Pastore e festeggiare con lui questa ricorrenza.

I cinque giorni della Visita sono stati densi di appuntamenti, incontri, Celebrazioni, nei quali mons. Giuseppe Giudice, accompagnato dal parroco don Flaviano Calenda, ha toccato tutte le realtà della parrocchia: i gruppi, gli organismi pastorali, gli istituti religiosi, le confraternite, le realtà che operano nelle quattro chiese che insistono sul territorio parrocchiale. Grande attenzione è stata data agli ammalati, alle scuole, alle passeggiate in centro e nei cortili storici.

Il Vescovo ha incontrato tutti con giovialità, ha ascoltato con pazienza, ha osservato con attenzione; per ciascuno ha avuto parole di incoraggiamento e talvolta di disapprovazione e correzione con la fermezza e la dolcezza che solo un padre può avere. Un momento molto particolare è stata la visita guidata delle cripte e delle opere d’arte della chiesa parrocchiale. Mons. Giudice ha apprezzato l’operato delle guide, un gruppo di giovani che, a partire dalla Madonna delle Galline, in varie occasioni ha illustrato ai visitatori i beni artistici e la storia del tempio, e ha suggerito per loro l’appellativo di “catechisti dell’arte”.

Ricco di emozioni anche il pranzo alla Mensa di Tommaso con gli ospiti abituali, i volontari e gli operatori Caritas. Sono tutti rimasti felicemente sorpresi dalla presenza del presule e dei sacerdoti, un momento che sarà ricordato per un bel po’.

Ci restano di questa Visita i momenti di condivisione, le parole del vescovo Giuseppe e tante immagini fotografiche, ma come ha detto il vescovo «i ricordi più belli restano nel cuore».

Rosalia Torino