Giornata del quotidiano Avvenire per la Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Domenica 1 dicembre nelle parrocchie sarà distribuita una copia con uno speciale sulla nostra Chiesa particolare.

Sei gli argomenti distintivi degli articoli contenuti nell’inserto per la Giornata del quotidiano Avvenire che si tiene domenica 1 dicembre. Un focus su: celebrazione – tema dell’anno pastorale 2019/2020 –, vocazione, carità e comunicazione. Non mancherà uno sguardo sulla Visita Pastorale e sul Messaggio di Avvento

La home page del sito Avvenire.it

La home page del sito di Avvenire 29 novembre 2019

 

A firmare i pezzi don Aniello Cipriani, don Giuseppe Villani, Sofia Russo, Mariarosaria Petti e Salvatore D’Angelo. L’articolo di spalla è a cura del vescovo, mons. Giuseppe Giudice.

L’edizione della Giornata del quotidiano Avvenire coinvolge tutte le diocesi della metropolia salernitana. L’inserto sarà allegato sia ai giornali distribuiti nelle parrocchie, sia a quelli venduti nelle edicole del territorio.

 

La Giornata del quotidiano Avvenire cade alla vigilia del 51esimo anniversario della fondazione del giornale, avvenuta il 4 dicembre 1968 per volere di papa Paolo VI. Il Pontefice Santo spinse per l’unificazione di due quotidiani cattolici, perchè era fermamente convinto del potenziale espresso dalla stampa. Inoltre aveva intuito che «i mezzi di comunicazione potessero essere ausiliari alla Chiesa nel fondamentale compito di annunciare il Vangelo», come spiega la giornalista Eliana Versace in un articolo pubblicato proprio su Avvenire.

«Apriamoci a tutti»: fu questo lo spirito con cui papa Montini sostenne la nascita del quotidiano cattolico italiano, il primo giornale che leggeva la mattina. Per il Papa bisognava«fare di Avvenire uno strumento di vera crescita spirituale di tutto il popolo di Dio».

La prima pagina del quotidiano in edicola venerdì 29 novembre

Acquistare Avvenire domenica, così come tutti i giorni, è il modo giusto per informarsi attraverso parole che «siano severe, siano facili, siano amichevoli, siano divertenti, siano solenni e profonde», ma soprattutto facciano «del bene a chi le accetta».