Beato Tommaso Maria Fusco,
fondatore delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue

Beato Tommaso Maria FuscoTommaso Maria Fusco, settimo di otto figli, nacque a Pagani il 1° dicembre 1831, dal farmacista Dott. Antonio Fusco e dalla nobildonna Stella Giordano. Fu battezzato lo stesso giorno della nascita, nella Parrocchia del SS. Corpo di Cristo di Pagani a cui la famiglia Fusco apparteneva.

A cinque anni rimase orfano della madre, che morì nel 1837 vittima dell’epidemia colerica di quell’anno. Pochi anni dopo, nel 1841, perdette anche il padre, aveva nove anni. Da allora si occupò della sua formazione Don Giuseppe Fusco, lo zio paterno, il quale gli fu maestro negli studi primari.

Tommaso fin da piccolo coltivò il desiderio di voler diventare Sacerdote, percorrendo la stessa strada del fratello Raffaele, il quale fu Ordinato Sacerdote nel 1849.

Nel 1847 Tommaso Maria entrò nel Seminario Diocesano di Nocera Inferiore, lo stesso in cui si formò il fratello.

Il 1 aprile 1851 ricevette il Sacramento della Cresima e il 22 Dicembre 1855 fu Ordinato Sacerdote dal Vescovo di Nocera, Mons. Agnello Giuseppe D’Auria. Gli anni dell’infanzia e della prima giovinezza di Tommaso furono scandite di esperienze dolorose, per la morte di persone care. Alla perdita dei genitori si aggiunse quella dello zio Giuseppe, avvenuta nel 1847 e del giovane fratello Sacerdote, Don Raffaele, avvenuta nel 1852. Si sviluppò in Tommaso Maria una devozione già cara a tutta la famiglia Fusco: quella al Cristo paziente e alla sua Madre Santissima Addolorata.

Fin dall’inizio del ministero Sacerdotale curò la formazione dei fanciulli per i quali aprì una scuola in casa sua e ripristinò nella Chiesa Parrocchiale del SS. Corpo di Cristo, attingendo dall’esperienza di S. Alfonso Maria de’ Liguori, le Cappelle Serotine per i giovani e gli adulti, con lo scopo di promuovere la loro formazione umana e cristiana. Le nuove Cappelle Serotine di Don Tommaso Fusco furono esperienze di autentiche conversioni e di preghiera, come lo furono per S. Alfonso.

Nel 1857 Don Tommaso Maria Fusco fu ammesso alla Congregazione dei Missionari Nocerini, sotto il titolo di San Vincenzo de’ Paoli, con la immissione in una itineranza missionaria estesa specialmente alle regioni dell’Italia meridionale.

Nel 1860 fu nominato Cappellano del Santuario della Madonna delle Galline in Pagani, dove incrementò le Associazioni Cattoliche maschili e femminili. Vi eresse l’altare del Crocifisso e la Pia Unione per il culto al Preziosissimo Sangue di Gesù.

Nel 1862 aprì nella sua casa una Scuola di Teologia morale per l’abilitazione al Sacramento della Riconciliazione dei Sacerdoti, infiammandoli all’amore del Sangue di Cristo. Nello stesso anno istituì la “Compagnia (Sacerdotale) dell’Apostolato Cattolico” per le missioni popolari, approvato da Papa Pio IX nel 1874.

Profondamente colpito dalla disgrazia di un’orfana vittima della strada, nel giorno dell’Epifania, il 6 gennaio del 1873, Don Tommaso fondò l’Istituto delle Suore Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. L’Opera ebbe inizio nella Chiesa della Madonna del Carmine a Pagani alla presenza del Vescovo di Nocera, Mons. Raffaele Ammirante, il quale con la consegna dell’abito alle prime tre Suore benedisse il primo Orfanotrofi o per sette orfanelle povere del paese. Dietro richiesta del Vescovo il nascente Istituto e l’Orfanotrofi o furono Benedetti da Papa Pio IX.

Gli anni tra il 1870 al 1891 furono gli anni più intensi della vita di Don Tommaso Maria Fusco. Tra le predicazioni di Esercizi Spirituali e di Missioni popolari, fondò numerose case e orfanotrofi , che

animava con la sua intensa carità. Dal 1874 al 1887 fu Parroco del SS. Corpo di Cristo in Pagani, Confessore delle Monache di clausura dei Monasteri di Nocera Inferiore e di Pagani e negli ultimi anni di vita, Padre Spirituale dell’Arciconfraternita della Madonna delle Galline.

Nel 1880 Don Tommaso Fusco dovette sopportare una dura prova: fu accusato dal Sacerdote Don Salvatore Tortora di avere una relazione con una delle due donne di servizio di casa sua, Filomena, di 38 anni. Venne scagionato dalla calunnia dopo un processo canonico ed una inchiesta extragiudiziaria, dai quali emergerà che fu Don Salvatore ad avere una relazione con Filomena e che aveva calunniato Don Tommaso oltre che per coprire la sua relazione, anche per l’invidia nei suoi confronti per il bene che operava nel suo ministero Sacerdotale.

Nel 1890, Don Tommaso Maria Fusco fu affetto da una patologia epatica che lo porterà alla morte, avvenuta a Pagani il 24 febbraio 1891, in seguito a sopraggiunte crisi cardiache. Aveva 59 anni.

La testimonianza evangelica della sua vita fu compendiata nel manifesto emesso dal Comune di Pagani il 25 febbraio 1891, con queste parole: «Tommaso Maria Fusco, Missionario Apostolico, Fondatore delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, Sacerdote esemplare d’invitta fede, di ardente eroica carità, in nome del Sangue Redentore lavorò infaticabilmente per la salvezza delle anime. Visse amando i poveri, morì perdonando e benedicendo».

Fu Beatificato insieme ad Alfonso Maria Fusco, il 7 Ottobre 2001 da Papa Giovanni Paolo II.

(Da DON ROBERTO FARRUGGIO, Sulle Orme dello Spirito… nel bimillenaria cammino della Chiesa Priscana, Editrice Gaia, Angri 2007).