Con Pietro e in obbedienza a Pietro

 

Santità, Lei è Pietro, e noi siamo con Pietro – cum Petro et sub Petro – perché educati e convinti che dove è Pietro c’è la Chiesa, e dove c’è la Chiesa lo Spirito soffia. La sua idea di Chiesa, che è poi la Chiesa bella del Concilio, che gli ultimi Papi ci hanno trasmesso ancorati alla grande Tradizione, vuole essere la nostra idea di Chiesa e non può attingere ed omologarsi ad idee giornalistiche di una ecclesiologia che nulla ha a che vedere con il mistero della Chiesa, la Sposa bella, voluta da Cristo che si “desta nelle anime” (R. Guardini).

Santità, siamo con Lei, e vogliamo camminare insieme sui sentieri della parola e del pane per servire i piccoli del nostro tempo; ben sapendo, apprendendolo dalla grande storia della Chiesa e dalla vita dei Santi, che i ramuscoli che non rimangono uniti alla vite, vengono gettati via come i tralci e seccano, poi li raccolgono, li gettano nel fuoco e li bruciano (cfr Gv 15,6).

Siamo con Lei, Santità, convinti che un padre si ama sempre, non si critica e non si offende, anche e specialmente quando non capiamo tutto e, come figli, siamo obbligati a sospendere il giudizio, memori della lezione di Cristo a Pietro, che inginocchiato dinanzi ai piedi dell’Apostolo, primo Papa, gli sussurra: …lo capirai dopo (Gv 13,7).

Sì, siamo con Lei, e ci impegniamo ad emendare la nostra vita e quella delle nostre comunità da atteggiamenti e scelte che possono essere in contrasto con il Vangelo di Gesù Cristo.

Parole come conversione, preghiera, sacrificio, combattimento spirituale, formazione autentica e seria, devono ritornare audacemente attuali nel nostro vocabolario e nelle nostre grammatiche per alimentare ancora, con acqua limpida, i molti luoghi educativi.

È un impegno urgente per non risultare irrilevanti nel nostro tempo e per un debito educativo verso le nuove generazioni, assetate di trascendenza.

Grazie, Santo Padre, e continui ad inquietarci con la gioia del Vangelo, con il Vangelo della gioia, mentre noi prendiamo l’impegno, come Lei ci chiede costantemente, di pregare per la sua persona e il suo ministero, affinché possiamo meglio accogliere il suo alto magistero, fiduciosi sulla Parola del Maestro, che le potenze degli inferi non prevarranno ( Mt 16,18).

 

+ Giuseppe Giudice, Vescovo

 

Nocera Inferiore 03.09.2018

Memoria di San Gregorio Magno