Commemorazione dei fedeli defunti in tempo di pandemia. Il 2 novembre Vescovo presiede la Santa Messa in Cattedrale, alle ore 10.30
“Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta ma trasformata” (dalla Liturgia)
Carissimi,
attraverso il portale della Solennità di tutti i Santi, entriamo nel mese di novembre per commemorare tutti i nostri fedeli defunti.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo quest’anno ci costringe a rivedere tante nostre abitudini.
Tenendo presente che alcuni cimiteri resteranno chiusi, per ordine delle competenti autorità, e che tante strutture cimiteriali non sono adeguate per la santa messa, invito i parroci a celebrare le tre messe in Parrocchia, dove già sono consolidati i protocolli per evitare ulteriori contagi.
Ricordo che, secondo la Bolla del 10 agosto 1915, il 2 novembre tutti i sacerdoti possono celebrare tre messe:
- una applicata liberamente;
- la seconda in suffragio di tutti i fedeli defunti;
- la terza secondo le intenzioni del Santo Padre.
Sono vietate, come già da norma, tutte le messe nelle cappelle private dei cimiteri.
Come Vescovo, non potendo presiedere nei cimiteri, celebrerò la Santa Messa in suffragio di tutti i fedeli defunti della Diocesi nella Cattedrale di San Prisco, alle ore 10.30 del 2 novembre.
Per evitare le folle nei cimiteri aperti nei giorni 1 e 2 novembre, ricordo che secondo il Decreto della Penitenzieria Apostolica del 22 ottobre u.s., quest’anno, in modo straordinario, si può ricevere l’indulgenza, totale o parziale per i defunti, rispettando le condizioni di sempre, non solo nei giorni 1 – 8 novembre, ma per l’intero mese e, per coloro che per gravi motivi di salute non possono uscire, anche rimanendo in casa (cfr Decreto allegato).
Spalmare e diluire la presenza nei cimiteri per tutto il mese di novembre, ci può aiutare ad evitare inutili assembramenti per garantire l’incolumità dei fedeli e, nel contempo, avere l’opportunità di meglio pregare e meditare.
Dal mondo della verità, dove i nostri cari defunti vivono in comunione con Dio, continuano a vegliare con amore sul nostro faticoso andare; e, come quando erano tra noi, ci ripetono con affetto: Riguardatevi, state attenti, copritevi, usate le mascherine!
Mentre preghiamo per le loro anime, vogliamo ascoltarli ancora, anche per non disperdere tutti i sacrifici fatti fino ad oggi e per testimoniare ad ognuno l’attenzione per il prossimo, per la salute fisica e spirituale.
Vi benedico
+ Giuseppe Giudice, Vescovo
Dal Palazzo Vescovile
Nocera Inferiore, 27 ottobre 2020
Allegati
Decreto Penitenzieria Apostolica