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Messaggio augurale per il nuovo anno 2016

Carissimi, nelle nostre comunità è consuetudine concludere l’anno con il canto del TE DEUM per ringraziare il Signore che elargisce ogni dono. È significativo chiudere nel canto, nella lode e nel ringraziamento, guardando con lucida coscienza a ciò che ci…

Carissimi,
nelle nostre comunità è consuetudine concludere l’anno con il canto del TE DEUM per ringraziare il Signore che elargisce ogni dono.
È significativo chiudere nel canto, nella lode e nel ringraziamento, guardando con lucida coscienza a ciò che ci unisce, piuttosto che a ciò che ci divide.
Siamo ben consapevoli delle ombre che persistono nella nostra vita e nella storia, ma toccati dalla misericordia, non dimentichiamo la nostra vocazione ad essere sempre, ovunque e comunque figli della luce.
Il bilancio ognuno lo farà nella propria coscienza e noi lo deponiamo nelle mani del Signore, sintetizzandolo con le parole di Sant’Agostino: miseria mea et misericordia Dei.
Entriamo così, dopo aver deposto le cose vecchie, nel Nuovo Anno e andiamo ancora alla mangiatoia dove la nostra Pace dorme tra le braccia di Maria, la Madre della pace e la pace di ogni madre.
Ascoltiamo l’invito, sintetizzato dal Papa nel Messaggio per la XLIX Giornata della Pace: Vinci l’indifferenza e conquista la pace.

Contemplando nello stupore il volto del Neonato, accogliamo l’antica benedizione biblica da condividere con ognuno:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il Suo volto
e ti conceda pace (cfr Nm 6,24-26).

Così voglio benedirVi nel capo d’anno, sotto lo sguardo della Madre di Dio, che sta all’inizio della vita e di ogni inizio, e tiene in braccio il Volto della misericordia:
Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia…

…Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito… (cfr Ef. 2,14. 17-18)

Buon Anno, e per essere uomini e donne della misericordia, possiamo utilizzare le parole di un’antica preghiera:

Signore, donami serenità
per accettare le cose che non possono cambiare,
coraggio per cambiare quello che posso,
e saggezza per capire la differenza.

Nocera Inferiore, 1 gennaio 2016

Vi benedico
+ Giuseppe, Vescovo

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