Messaggio per la II Giornata Diocesana del Malato
22 febbraio 2015
Hai fatto di ogni dolore
il tuo carico;
di ogni povertà
il luogo della tua compassione;
di ogni tristezza
lo spiraglio della speranza.
Carissimi Presbiteri, Diaconi, Religiosi e Religiose, Sorelle e Fratelli, Chiesa pellegrina in Nocera Sarno,
celebriamo la XXIII Giornata Mondiale del Malato e la II Giornata Diocesana, accogliendo il tema che ci viene proposto:
Sapientia cordis – Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo (Gb 29,15).
Il Vangelo, lo sappiamo, è sempre popolato di ammalati, che fanno ressa attorno a Gesù, venuto non per i sani, ma per i malati.
Gli ammalati, nelle pagine del Vangelo, sono i personaggi in primo piano, attori principali, che occupano la scena anche gridando, specialmente quando altri tentano di farli tacere togliendogli il copione, ma essi insistono perché sanno che possono avere udienza solo e direttamente da Gesù, la Consolazione del Padre.
I malati, anche nelle nostre famiglie e comunità, gridano e chiedono aiuto; gridano, spesso con la voce e la forza del silenzio e attraverso il linguaggio delle ferite.
E Gesù si ferma e, nella folla, vede un volto, una persona e si intrattiene e stabilisce un rapporto.
E la Chiesa, da sempre attraverso persone e strutture, come Gesù dà una mano, solleva, guarisce e salva, restituendo ognuno alla sua dignità e permettendo a tutti di tornare a lodare il Signore.
Come comunità cristiana, noi ci chiediamo:
come stare accanto, come essere attenti, come prevenire e prevedere, come non essere superficiali e banali, come passare dal curare al prendersi cura?
Sono domande che non possiamo eludere, ben sapendo che i malati più gravi sono quelli che lasciamo soli con i loro pensieri.
Chiediamo, allora, per ognuno di noi la sapientia cordis, la sapienza del cuore, la scienza dei Santi, specialmente per i sofferenti e per chi deve coabitare con i malati e la malattia, per poter vedere con il cuore, cioè con amore, e rimanere accanto ai nostri fratelli e sorelle infermi.
Ci accompagni e ci sostenga Maria, la Salus infirmorum, la Madre della tenerezza e della pazienza, Colei che, rimanendo accanto alla Croce del Figlio, ci ha insegnato a sostare nel tempo accanto alle croci dei figli.
Nocera Inferiore, 11/1/2015
Battesimo del Signore
Vi benedico,
Giuseppe Vescovo