Messaggio per la Scuola 2014
L’educazione non può essere neutra.
O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce;
o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla.
(Papa Francesco, piazza San Pietro, 10 maggio 2014)
Carissimi,
questo biglietto è consegnato “a tutto il mondo della scuola, sia essa statale o di altri gestori, perché è tra le mura di tutte le scuole degne di tale nome che si formano le future generazioni e si trasmette il patrimonio di cultura e di valori che tutti abbiamo a nostra volta ricevuto” (CEI, Nota La scuola cattolica riserva educativa della Chiesa locale per la società, 11 luglio 2014, 1).
Il Vescovo, mentre augura a tutti un buon Anno Scolastico 2014-2015, vuole di nuovo imparare con voi l’alfabeto per comporre parole capaci di usare la grammatica e la sintassi della vita.
Solo parole che dicono l’amore e la passione educativa sono capaci di scrivere, oggi, componimenti che siano autentici e validi per tutta la vita.
Ho scelto, tra le infinite possibilità, una parola per ogni lettera dell’alfabeto che, durante l’anno scolastico, potete commentare.
Voi sceglierete, certamente con altre sensibilità, altre parole da spiegare con gli amici, in piazza, per strada, a scuola, per arricchire il vostro vocabolario umano e spirituale.
Accogliamo con passione la sfida educativa per coeducarci, senza delegare e rimandare, sapendo che il Maestro continuamente ci esorta: Euntes docete… andate e fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19).
Amore
È l’inizio, il fine e il pane per il viaggio.
Sì, il nostro Dio è amore e, rimanendo nell’amore, si abita in Dio.
Bacio
Segno di amore, amicizia, tradimento.
La creazione, ha scritto Sciacca, è il bacio di Dio sul nulla.
Carezza
Mi hanno detto una volta, che una carezza è uno schiaffo a rallentatore.
Anche lo schiaffo, a volte, può essere una carezza accelerata.
Dolore
Non ha bisogno di essere dimostrato.
C’è, è evidente, invade le nostre strade e, tante volte, è sale che insapora la vita.
Entusiasmo
Raccoglilo come la manna, ogni giorno, e solo quanto basta per tirare a sera. Altrimenti marcisce.
Fede
È ciò che vince il mondo. La forza dei Santi che, se vuoi, può diventare anche a scuola la tua forza.
Gesù
È il nome del Figlio di Dio. È il nome più pronunciato e, a volte, bestemmiato. È l’Amico. Il Maestro. Il Confidente. Il Compagno, il tuo vicino di banco.
Humor
Dobbiamo imparare, con sobrietà, dai pagliacci del circo. Una battuta al giorno, se ben detta, toglie la tristezza di torno.
Insieme
Parola magica, che genera comunione e costruisce le famiglie, le comunità, le amicizie, gli ambienti. Anche l’ambiente scolastico.
Lavoro
Quando c’è, è fatica; quando manca o non è missione, spalanca baratri di disperazione.
Mamma
Parola antica. Parola di casa. Parola, oggi, da riscoprire nella confusione degli affetti.
Novità
Non quella dei mercati e dei centri commerciali. Non una nuova gestione, che lascia tutto uguale, ma quella del cuore che tutto rinnova.
Ordine
Conserva l’ordine e l’ordine conserverà te, anche a scuola e nello studio.
Pasqua
Il cuore della fede cristiana. Svuota i sepolcri ed apre al canto della vita che non muore.
Qualità
È uno stile, un’eleganza, un modo di essere: poveri, liberi ed eleganti come Gesù, anche nell’ambiente scolastico.
Ricordi
È capacità di non dimenticare, di riportare tutto al cuore. Avere memoria, cioè capire la storia ed essere grati.
Scuola
È l’ambiente dell’impegno, dello studio, della crescita. Oggi è la tua seconda casa dove ti prepari alla vita.
Tesoro
Dov’è il tesoro si nasconde il cuore. Chiediti: dov’è il tuo cuore?
Umiltà
Da humus-terra. Siamo terreni, abitati dal soffio di Dio, perciò grandi, sempre, anche nel tempo della malattia e della prova.
Vita
La vita è la vita.
Accoglila, amala, proteggila, difendila, cantala: sempre ed anche nel tempo della scuola.
Zucchero
Dulcis in fundo. Nel fondo c’è lo zucchero. Alla fine non c’è la fine, c’è la vita. Alla fine dell’anno c’è… la promozione, l’estate e la vita.
A Voi tutti, abitanti il Pianeta della Scuola, il compito di continuare utilizzando bene l’alfabeto della vita per scrivere con la vostra esistenza, usando la grammatica della gratitudine, una lettera densa di vita, possibilmente con una sintassi elegante e corretta, capace di suscitare entusiasmo.
Nocera Inferiore, 1 settembre 2014
Vi benedico,
† Giuseppe Vescovo